giovedì 30 novembre 2017

Tim Cup: Sassuolo - Bari (2-1) - Commento, analisi e statistiche

Politano, risolve il match allo scadere evitando i supplementari
La prima di Iachini,  dopo soli due giorni dal suo insediamento nella panchina neroverde e poco tempo per lavorare e conoscere il gruppo, si è giocata ieri pomeriggio al Mapei Stadium. 
Circa 600 tifosi baresi sono giunti a sostenere il club del capoluogo pugliese, in questo momento capolista nell'equilibratissimo campionato di Serie B e che con Fabio Grosso in panchina sta facendo bene sul piano del rendimento, sebbene si tratti di un gruppo amalgamatosi da poco tempo.

I neroverdi sono chiamati a fornire una prova di carattere e a lasciarsi alle spalle le deludenti prestazioni dell'ormai terminata "era Bucchi", provando a dimostrare le qualità reali delle proprie individualità al cospetto di mister Iachini, che come ha dichiarato nel pre-gara, in base a questa partita valuterà eventuali cambi di gerarchie o aspetti tecnici da portare in campionato. Un'occasione quindi per mettersi in mostra per i giocatori e la possibilità di ottenere una gioia casalinga (che manca ancora in campionato).

Iachini schiera un 433, non snatura l'anima della squadra e schiera una difesa inedita formata da Peluso, l'immancabile Acerbi, Goldaniga (esordio in neroverde per lui in gare ufficiali) e Lirola che ritrova il campo dopo un periodo di inattività.
Centrocampo molto giovane: Sensi al centro affiancato da Cassata e Mazzitelli; in attacco spazio a Politano, Falcinelli e Ragusa. Ampio turn-over applicato da Grosso.

Si tratta del 4° turno eliminatorio di Coppa Italia che darà accesso agli ottavi di finale allo stadio Atleti Azzurri di Bergamo contro l'Atalanta che si disputeranno il 20 dicembre.

Tabellino della gara
Analisi del Match: A partire meglio è il Bari, al 2° minuto Pegolo sbaglia un rilancio, la palla si alza a campanile in area e l'estremo difensore deve rimediare al suo errore parando il tiro al volo di Basha.
Il Sassuolo parte frastornato e fatica ad uscire compiendo numerosi errori banali, e che inizia ad ingranare solo con il passare dei minuti ed inizia a proporsi timidamente in avanti.
Al 15° Ragusa prova una conclusione sballata dalla distanza, palla che finisce in curva.
Sassuolo che a metà primo tempo diventa padrone del campo e da la sensazione di poter far male al Bari da un momento all'altro, pugliesi tutti dietro alla linea della palla e che puntano sulle ripartenze, raramente pericolosi.
Il match si sblocca al 34° e a farlo è il Sassuolo: Diakité sbaglia un intervento regalando il pallone a Ragusa che serve Falcinelli in velocità, il quale con un tocco sotto pennellato alla perfezione supera il portiere De Lucia. 1-0!
38°: Ammonito Mazzitelli per un fallo a centrocampo.
Al 40° ci prova Politano con un tiro velleitario da posizione defilata e distante, para De Lucia.
Dopo il gol c'è una lieve reazione dei galletti che chiudono in avanti la prima frazione di gioco.

46°: Cross dalla destra di Lirola sporcato da De Lucia, palla che arriva a Cassata che non riesce a centrare la porta.
Al 48° squillo del Bari: Sul traversone di Sabelli, Nene incorna e buca Pegolo. La rete è però annullata per posizione di fuorigioco.
49°: Ragusa, servito da Falcinelli, fallisce da ottima posizione, si sbilancia al momento del tiro, conclusione debole e centrale che finisce tra le braccia del portiere.
La partita diventa più movimentata, maggiori spazi e numerosi capovolgimenti di gioco.
Al 57° ci prova Sensi con un tiro a giro dai 25 metri, palla a lato.
63°: Ingenuità di Sensi che in area di rigore tocca il pallone con il braccio staccato dal corpo, Pillitteri assegna il penalty a favore del Bari. Va alla battuta Nene che pareggia il conto, 1-1 al 64°.
65: Dentro Berardi per Ragusa.
Il Sassuolo accusa il colpo e riprende a commettere errori banali, favorendo le ripartenze dei pugliesi che, galvanizzati dal pareggio, provano a far male.
Al 70° occasione Bari con Diakité che colpisce di testa su cross di Nene in seguito ad un'azione insistita nata da un calcio di punizione, palla alta.
71°: Ammonito Peluso per una rovesciata che va a colpire l'avversario (Kozak).
74°: Altro cambio nel Sassuolo, dentro Missiroli, fuori Mazzitelli.
78°: Ammonito anche Cassata per un fallo su Sabelli.
81°: Occasione Bari con Nene, che per fortuna del Sassuolo spedisce a lato i suo tiro.
84°: tiro di Politano, De Lucia para in due tempi.
90°: ammonito Greco per il Bari; 3 minuti di recupero poi tempi supplementari.
93°: Cross di Politano, perfetto per Berardi che conclude al volo con un gran sinistro, troppo centrale, para il portiere biancorosso. Sugli sviluppi dell'azione successiva, quando i supplementari sembravano inevitabili, Berardi serve Politano sulla tre quarti, il quale fa partire un sinistro potente e preciso imprendibile per De Lucia. Un vero e proprio jolly quello pescato da Politano allo scadere, un gol di ottima fattura che regala al Sassuolo il passaggio del turno.

Statistiche:
  • Si tratta della 23^ partita in Coppa Italia per il Sassuolo nella sua storia, la 13^ vittoria (10 sono le sconfitte); 559° impegno ufficiale dal 2004 ad oggi;
  • Con il Bari il Sassuolo non si era mai scontrato in Tim Cup, gli unici precedenti tra i due club erano 6 incontri di Serie B nei quai i neroverdi hanno ottenuto complessivamente 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte segnando un totale di 12 reti e subendone 10;
  • Acerbi, titolare anche in questa occasione, allunga la propria striscia di presenze consecutive da titolare.

Evitare i tempi supplementari era di vitale importanza per risparmiare energie preziose in vista della difficile trasferta di domenica sul campo della Fiorentina, il primo vero test per Iachini e la sua squadra. Politano regala la gioia del passaggio del turno ai tifosi di casa, che al Mapei non vedevano vincere i neroverdi dall'ultimo incontro di Coppa Italia contro lo Spezia (era agosto).  
Sarà quindi il Sassuolo ad affrontare l'Atalanta agli ottavi il 20 dicembre; ora testa al campionato, c'è un salvezza da conquistare.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli







lunedì 27 novembre 2017

Ufficiale: esonerato Bucchi, biennale per Iachini

Mister Iachini questa mattina durante la presentazione ufficiale
La decisione è stata presa, Bucchi conclude qui la propria avventura in neroverde, l'ufficializzazione del termine dell'incarico è arrivata questa mattina alle 10.33, mentre si svolgevano le trattative riguardanti il contratto del nuovo mister Giuseppe Iachini (53 anni, ex mediano militante in Ascoli, Verona e Fiorentina e Palermo).
L'accordo è stato raggiunto, il tecnico marchigiano ex allenatore di Chievo, Siena, Palermo e Udinese ha firmato un contratto biennale che lo legherà al Sassuolo fino al 2019. 
Il tecnico uscente Bucchi

I nomi in lizza per rimpiazzare il tecnico uscente erano 3: in pole sembrava esserci però Guidolin, seguito da Iachini e Mimmo di Carlo. A spuntarla è il secondo, esperto di promozioni in Serie A e con esperienza in squadre da portare alla salvezza nella massima serie. 
Non resta che fare un grosso in bocca al lupo al nuovo allenatore del Sassuolo, sperando che dia una scossa all'ambiente.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

Sassuolo - H. Verona (0-2) - Commento, analisi e statistiche

Il gol di Zuculini
Dopo la vittoria esterna a Benevento, per quello che rappresentava il primo di due spareggi salvezza consecutivi, decisivi per il destino di mister Bucchi e per il cammino del Sassuolo verso una travagliata salvezza, al Mapei Stadium arriva il Verona. 
I veneti, che fino ad ora hanno totalizzato soltanto 6 punti in classifica (penultimo posto), hanno però dimostrato di essere ancora vivi; al Dall'Ara, nella scorsa giornata di campionato, seppur usciti sconfitti hanno dimostrato di lottare e provare a tutti i costi a fare il risultato.

Un'appuntamento da cerchietto rosso per entrambe le squadre. Per il Verona è una sorta di ultima spiaggia, per il Sassuolo una grossa opportunità da cogliere al volo per staccare i diretti concorrenti ed approfittare del calendario difficile delle squadre che lo precedono in classifica; entrambi gli allenatori sono in bilico e probabilmente chi soccomberà pagherà con l'esonero.

La formazione incaricata ad ottenere la prima vittoria casalinga della stagione vede cambiamenti soltanto nel tridente d'attacco. Si rivede tra gli 11 titolari Mimmo Berardi, affiancato da Matri e Politano; confermati la difesa e il centrocampo. Pecchia lascia Pazzini in panchina.

Tabellino e classifica
Analisi del Match: Pioggia, freddo e nebbia accompagnano la sfida del Mapei tra le due pretendenti alla salvezza, un'atmosfera ad alta tensione per club e allenatori con la pressione dell'obbligo di ottenere il risultato a tutti i costi.
Al 4° minuto è Matri a provare a rendersi pericoloso, senza però riuscirci. Su invito in area di Politano, l'attaccante si trovava spalle alla porta e pressato dai difensori gialloblu, non era facile.
6°: Grande occasione per il Verona. Cerci controlla in area, serve Valoti che fa partire il diagonale trovando tra sé e la porta uno strepitoso Consigli, ma che svarione difensivo!
11°: Ammonito Hertaux per un intervento scoordinato su Matri.
Al minuto 21 altra occasionissima per i veneti: filtrante di Romulo per Cerci che mette in mezzo per Valoti che tira in porta al volo, ma Consigli gli nega ancora la rete con un intervento che vale un gol.
Al 22°, sugli sviluppi del corner conseguente alla precedente azione, carambola in area tra Valoti e Cannavaro, palla che arriva a Zuculini che insacca da posizione ravvicinata siglando il suo 2° gol stagionale.
Se il Sassuolo era frastornato già prima, la rete incassata non fa altro che peggiorare la situazione, non si intravede uno straccio di gioco ed un minimo di pericolosità contro una squadra tutt'altro che imbattibile, ma sicuramente più motivata e volenterosa. Per il Sassuolo sembra essere buio pesto.
31°: Raddoppio del Verona! Romulo e Verde pescano un Jolly confezionando un'azione perfetta: il primo con un lancio lungo pennellato alla perfezione e stoppato magistralmente dal secondo, che si fa beffa della difesa neroverde (da rivedere) in posizione regolare (confermata dall'intervento del VAR) e beffa Consigli.
Non succede nient'altro nel primo tempo. Sassuolo in bambola, senza idee, quasi svogliato. La rabbia dei tifosi è palpabile, fischi e contestazioni già nell'intervallo. Tira una brutta aria in casa Sassuolo.

Foto da me scattata (2° tempo)
52°: Politano a terra, intervengono i sanitari, il giocatore si rialza zoppicante ma riesce a proseguire la sua partita.
55° e 57°: due calci di punizione battuti dal Sassuolo da buona posizione, senza però impensierire il Verona.
59°: Berardi prova una conclusione da lontano, palla di poco sopra il montante.
61°: Cambio Verona (dentro Pazzini per Cerci) e doppia sostituzione anche per il Sassuolo. Bucchi passa al 442 adattabile a 424 rilevando capitan Magnanelli per l'ennesima volta (al suo posto Falcinelli) e inserendo Mazzitelli per Biondini.
62°: Peluso di testa su corner prova a replicare la rete del Vigorito senza però centrare la porta.
66°: Verona in 10, seconda ammonizione per Hertaux che allontana il pallone per protestare contro una decisione di Valeri.
Il Sassuolo prova ad assediare la metà campo scaligera con una serie di calci d'angolo, nessuno dei quali sfruttato a dovere.
75°: crampi per Berardi, Bucchi lo sostituisce con il giovane Scamacca.
76°: Girata in area di Peluso che trova però l'opposizione di Fares. Due minuti dopo è Falcinelli a provare una rovesciata nella quale non colpisce il pallone ma l'avversario, commettendo fallo su di esso.
79°: Ammonito Fares per un fallo su Politano. 
Il Sassuolo prova una serie di conclusioni innocue da fuori area con Mazzitelli e Scamacca.
L'unica pallagol degna di nota che sono riusciti a creare i neroverdi arriva all'89°: velo di Matri per Missiroli, che conclude da posizione ravvicinata, Nicolas gli chiude la porta in faccia; sulla ribattuta si avventa Politano, il quale conclude debolmente, blocca l'estremo difensore gialloblu.
Al 91° ultima occasione per il Verona con Romulo il quale incrocia con un destro in area sul quale ci arriva Consigli, l'unico neroverde positivo in questa serata da dimenticare. Finisce con una sconfitta dal peso specifico enorme.

Statistiche
  • Si tratta della 166^ partita del Sassuolo in Serie A, la 71^ sconfitta e 558° incontro ufficiale dal 2004 ad oggi (524° in campionato);
  • I precedenti contro l'Hellas Verona sono complessivamente 15: 2 i precedenti in Coppa Italia (1 vittoria e una sconfitta), 2 in Serie C1 entrambi vinti dal Sassuolo, 4 in Serie B (1 vittoria, 2 sconfitte e 1 pareggio); nella massima serie Sassuolo e Verona si sono incontrati in 7 occasioni (2 vittorie, 4 sconfitte e 1 pareggio). Il bilancio complessivo dei gol vede i veneti in vantaggio di una sola rete: il Sassuolo ne ha segnati 21 ed il Verona 22;
  • Il Sassuolo è l'unica squadra in questo campionato a non aver mai segnato da fuori area.
  • Forte contestazione da parte della curva alla squadra e soprattutto a mister Bucchi. Era diversi anni che la squadra non veniva contestata in questo modo.
Una prestazione imbarazzante sotto tutti i punti di vista, poco impegno, poche motivazioni, zero gioco. Questo è il triste quadro della situazione attuale del Sassuolo.
Dopo quella di Montella, il Sassuolo salva la panchina anche a Pecchia, mettendo però a serio rischio la propria. La società aveva infatti concesso al mister questi due spareggi salvezza per giocarsi il posto. L'obiettivo è stato raggiunto a metà e ciò non è sufficiente. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore. Quel che è certo è che l'aria che si respira a Sassuolo non è delle migliori.
Mercoledì alle 15.00 il Sassuolo affronterà il bari per il 4° turno di Coppa Italia prima della sfida del Franchi contro la Fiorentina che andrà in scena domenica pomeriggio.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli






Crisi del calcio italiano, quale sarà il futuro? E il Sassuolo che ruolo ricopre?

Pellegrini, uno dei pochi neroverdi ad esordire in nazionale maggiore
Non succedeva da mezzo secolo che la nazionale italiana di calcio non si qualificasse ai campionati del mondo. Ebbene, a Russia 2018 l'Italia non ci sarà, una tegola pesantissima sul sistema calcio del nostro paese, che ha portato alle inevitabili dimissioni del C.T. Ventura e del presidente della FIGC Carlo Tavecchio.
Un'eliminazione maturata non soltanto dalla gestione tecnico-tattica, tutt'altro che azzeccata, ma da problemi gestionali ben più profondi, frutto di politiche sbagliate e superate attuate in questi anni da una cerchia ristretta di personaggi spesso più attaccati alle poltrone e agli interessi economici che ai risultati sportivi.
Da qui bisogna ripartire, fare di questa disfatta un punto di partenza per rifondare il sistema dalla base per riportare il calcio italiano negli standard che gli competono.
Servono politiche innovative ed intelligenti, mirate alla valorizzazione dei giovani talenti italiani, ad un miglior dialogo tra società e federazione, ad un'equa ripartizione dei diritti tv per rendere il campionato più equilibrato e competitivo e magari qualche limitazione sul numero di stranieri in rosa.
Serve quindi una forte collaborazione anche da parte delle società, sotto questo aspetto il Sassuolo sta lavorando già da tempo. È risaputo che la società neroverde è una delle poche, se non l'unica, che attua )per deliberata scelta) la politica dei giovani italiani, facendo in più investimenti concreti per perseguire questo obiettivo. La creazione del nuovo centro sportivo a Ca' Marta ne è la dimostrazione.
I dimissionari Ventura e Tavecchio
Questo impegno purtroppo non è quasi mai stato preso con particolare attenzione da parte delle varie gestioni della nazionale maggiore. Ad oggi sono soltanto 5 i neroverdi che hanno esordito in azzurro (Acerbi, Sansone, Politano, Zaza e Pellegrini), quasi tutti spariti dai radar delle convocazioni dopo più o meno tempo e in modo più o meno meritato.
Quel che è certo è che la delusione per quanto avvenuto sarà difficile da smaltire, starà ai nuovi profili trasformarla in un trampolino di lancio per un futuro migliore.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

martedì 21 novembre 2017

Benevento - Sassuolo (1-2) - Commento, analisi e statistiche

I due marcatori del Sassuolo (Matri e Peluso) e l'ex Antei
"Vincere!", questo era l'imperativo, e questo è stato. Una vittoria sofferta e sviluppatasi nel finale di gara, quando ormai le residue speranze di farcela si stavano affievolendo. Il Sassuolo ha incontrato un Benevento reduce da una serie interminabile di sconfitte, ben 12 su 12 in questo inizio di campionato (battuto il record detenuto dal Grenoble), allungandola ulteriormente. Una sfida tra i due peggiori attacchi del campionato (5 reti i campani, 6 il Sassuolo), due squadre che faticano a segnare e questa è la causa principale della posizione in classifica in cui si ritrovano.

Questo match, di importanza capitale per entrambe (Sassuolo per rilanciarsi dopo un periodo nero e Benevento per non abbandonare definitivamente le speranze di mantenere la categoria), si gioca di nuovo dopo ben 12 anni, l'ultimo ed unico incontro disputato dai neroverdi allo stadio Ciro Vigorito risaliva al 30 ottobre 2005, quando entrambi i club militavano nel campionato di Serie C2 2005-06, allora ad avere la meglio fu il Sassuolo (sia all'andata che al ritorno), che riuscì a spuntarla anche ai playoff (ai quali parteciparono pure gli stregoni) ed ottenne la promozione in C1.

Partita che sapeva molto di ulimissima spiaggia per Bucchi, che se l'avesse ciccata molto probabilmente avrebbe perso il posto. Dall'altra parte mister De Zerbi ha incontrato una delle squadre a cui era stato accostato in estate. 
Formazione ricca di novità in casa neroverde, soprattutto a centrocampo. Si rivede finalmente dal primo minuto capitan Magnanelli, affiancato da Missiroli e da un Biondini rispolverato. In attacco Matri dal primo minuto preferito a Falcinelli, difesa confermata. Bucchi inoltre può contare su 3 rientri importanti: Berardi, Adjapong e Goldaniga, pronti e schierabili a partita in corso. I campani devono fare a meno dell'ex neroverde Iemmello, assente per un problema al ginocchio.

Statistiche:
  • Si tratta della 165° partita in Serie A per il Sassuolo, la 53^ vittoria e 557° incontro ufficiale dal 2004 ad oggi (523° in campionato);
  • I precedenti con il Benevento sono 3: 2 vittorie in Serie C2 per il Sassuolo nella stagione 2005/2006, quella della promozione in C1, ed un precedente (quello di oggi) nella massima serie. Il Bilancio dei gol vede in vantaggio netto il Sassuolo con 6 reti (4 in C2 e 2 in A), contro le 2 dei campani (1 in C2 e 1 in A);
  • 3 ex neroverdi militano oggi al Benevento: Antei, Chibsah e Iemmello;
  • 95^ partita ufficiale consecutiva giocata interamente da Francesco Acerbi... che dire...
  • 13^ sconfitta consecutiva per il Benevento, alla sua prima esperienza in Serie A, non era mai accaduto in precedenza a livello europeo.
Tabellino e classifica

Analisi del Match: I primi minuti di gioco sono caratterizzati da una fase di studio tra le due formazioni, palleggio sterile e zero spazi, c'è la paura di scoprirsi. Il primo timido squillo è del Benevento, corner dalla destra, la palla arriva ad Armenteros che nel tentativo di colpire il pallone commette fallo su Consigli.
13°: punizione dalla sinistra per il Sassuolo, palla che arriva a Matri che fa partire un filtrante che si spegne a lato.
19°: ci prova anche Politano, molto attivo, ma poco altruista, il quale conclude da fuori area quando poteva servire i compagni liberi in area. Il suo tiro finisce di poco fuori.
Al 23° è il maggior talento dei campani (Amato Ciciretti) a provare la conclusione, il suo tiro a giro finisce sul fondo.
26° Ammonito Letizia per un fallo su Ragusa, al 30° anche Magnanelli per un intervento sempre sull'ex Carpi Letizia.
31°: punizione pericolosa per il Benevento, sul pallone va Ciciretti che riesce ad aggirare la barriera ma non a beffare Consigli che blocca il pallone.
39°: occasione per l'ex neroverde Chibsah, che riceve palla in area, si gira e conclude fuori.
Al 41° ancora Politano che, esattamente come nell'azione precedente conclude dalla distanza sulla destra senza guardare i compagni in area, fuori dallo specchio il suo tiro.
43°: Ammonito Costa per un fallo su Politano.
Un minuto dopo Ragusa di testa riesce a mandare alle stelle da pochi centimetri un invito di Politano su punizione. Finisce qui il primo tempo.

Il Sassuolo parte forte nella ripresa e al 46° Matri mette a tu per tu Ragusa con Brignoli, ma l'esterno del Sassuolo quest'oggi sbaglia l'impossibile, colpendo con la punta spedisce la palla a lato.
Al 56° anche Matri sbaglia un gol fatto: pescato benissimo da Politano in area e da ottima posizione calcia a lato di poco.
L'attaccante del Sassuolo si riscatta però subito dopo un minuto: Regalo del portiere giallorosso Brignoli che serve involontariamente Missiroli, il quale deve solo appoggiare la palla a Matri che sigla il vantaggio neroverde, meritato per quanto visto ad inizio ripresa.
Al 61° si fa male Biondini, costretto al cambio viene sostituito da Sensi.
Poi due occasioni di seguito per Chibsah, lasciato troppo libero di agire; prima riceve palla in area senza riuscire a concludere bene per l'opposizione di Consigli che gli strappa la palla dai piedi poi, su assist di Parigini gran botta sulla quale si avventa con un gran riflesso il portiere neroverde.
65°: Arriva il pareggio del Benevento. Sugli sviluppi di un corner, serie di rimpalli in area, alla fine arriva la sponda di Ciciretti per la conclusione di piatto di Armenteros, 1-1 e doccia gelata per il Sassuolo.
Soltanto due minuti dopo il gol i campani rimangono in 10 causa la seconda ammonizione per Letizia, fallo su Ragusa. De Zerbi corre ai ripari inserendo Venuti per Chibsah.
Bucchi prova a giocarsi la carta Berardi, reduce dall'infortunio, al 72° al posto di un Ragusa negativo.
83°: Gran botta dalla distanza di Viola, Consigli ci mette i pugni e spedisce in angolo.

Fino al 90° succede poco o nulla se non l'uscita dal campo di Ciciretti, sostituito da Lazaar.
Mazzoleni concede 4 minuti di recupero, 4 minuti in cui succederà di tutto e di più, un finale scoppiettante, nel quale alla fine... fine nel vero senso della parola, la spunterà il Sassuolo.
91°: su un cross dalla destra di Gazzola in area il Benevento decide di compromettere la sua gara con un tocco di mano volontario e plateale in area da parte di Costa che non si sa per quale motivo non viene espulso considerando che era già ammonito. Calcio di Rigore per il Sassuolo.
Dal dischetto va il neo entrato Berardi, che però sbaglia incredibilmente il suo 2° rigore stagionale dopo quello di Ferrara, la palla si stampa sulla traversa e finisce alta sul fondo.
A questo punto, a due minuti dal termine, sembrava ormai tutto scritto, sembrava che dopo 12 sconfitte consecutive, il primo punto in Serie A della sua storia il Benevento lo conquistasse proprio contro il Sassuolo.
93°: punizione Sassuolo, Politano scodella in area, svetta Matri su Di Chiara, ma è bravo Brignoli con la complicità della traversa (la seconda in 2 minuti) a mettere in angolo.
94°: angolo Sassuolo, ultima occasione della partita, dalla bandierina va Berardi dalla destra... ultimo respiro, quello che non decreta la dura sentenza, ma che regala gioia e liberazione ai neroverdi. Un vero e proprio jolly quello che Peluso pesca dal mazzo, un'incornata perfetta nel momento perfetto, nel posto giusto al momento giusto. Il Sassuolo porta a casa i 3 punti, sudati e macchiati da una prestazione  tutt'altro che positiva, tanta imprecisione, tanta sofferenza, poca concretezza e gioco visibile solo a sprazzi. Oggi l'ha spuntata il Sassuolo, ma per salvarsi in modo tranquillo la strada è ancora molto lunga e impervia, bisogna fare di più.

Ora il Sassuolo potrà preparare la prossima sfida, anch'essa fondamentale da vincere, con più serenità e consapevolezza, ma sarà vietato sottovalutare l'impegno, vietato limitarsi al "compitino", bisogna "condannare" il Verona come oggi è stato fatto col Benevento. Questi due scontri diretti salvezza potranno rappresentare l'ago della bilancia per in campionato dei neroverdi, fallire vorrebbe dire navigare in acque in tempesta, sta a noi trovare la via della quiete, sabato alle 18.00 tutti al Mapei!

                                                                                                                                    Andrea Manderioli





sabato 18 novembre 2017

Sassuolo: qualcosa non quadra... ma cosa?

Mister Bucchi chiamato all'ultimatum col Benevento
Che ci sia confusione nell'ambiente Sassuolo è da tempo più che evidente, ciò che invece lo è molto meno sono le cause che hanno portato a questa situazione. 
Ad inizio stagione le aspettative erano ben altre, anche se la società non si è mai esposta più di tanto sui reali obiettivi, se non dichiarando di mirare ad un campionato tranquillo puntando il più in alto possibile a seconda delle possibilità e delle opportunità che riserva il torneo. Analizzerei la questione degli obiettivi da due punti di vista differenti: da una parte quello del patron Squinzi, che con le sue dichiarazioni in estate ha fatto più volte riferimento alle prime sei posizioni in classifica e addirittura alla zona Champions, dall'altra quello di Carnevali, che ha sempre ribadito le politiche che hanno caratterizzato il Sassuolo negli ultimi anni, ovvero puntare sui giovani italiani, valorizzarli e puntare a fare meglio possibile su questa linea.

La prima ipotesi di causa dell'attuale periodo di crisi deriva proprio da questo aspetto; puntare sui giovani può costituire una fortuna se lo si fa gradatamente e con il sostegno dell'ossatura d'esperienza della vecchia guardia (i vari Magnanelli, Biondini, Gazzola, Acerbi, Cannavaro...) ed acquisti mirati in sede di mercato, ma può anche comportare una serie di problematiche date dal fatto che i giovani hanno tempi diversi, mi spiego meglio... se negli anni scorsi la scelta di puntare su giovani sconosciuti come Berardi, Pellegrini o Zaza ha pagato perché il loro talento è sbocciato in tempi ragionevolmente rapidi, non è detto che in un altro ciclo (e con un allenatore diverso) altri giovani possano rendere in egual modo. Una volta può andar bene, un'altra no. La vera sfida che la società deve affrontare se vuole continuare con questa politica è trovare il giusto equilibrio tra esperienza, talento ed età da mettere in campo.

La seconda ipotesi è quella che sostiene come causa principale le ultime due sessioni di mercato, in particolare l'ultima, nelle quali sono stati ceduti giocatori importanti come sono stati rinnovati i contratti di giocatori altrettanto importanti (Berardi, Politano e Falcinelli), senza però sostituire adeguatamente i partenti. Sono stati ceduti profili come quelli di Defrel o Pellegrini per poi sostituirli con profili provenienti dalla Serie B o dalla primavera, non sono state rinforzate le fasce laterali sebbene le difficoltà di Lirola e l'infortunio di Dell'Orco, non si è rinforzato nemmeno il reparto offensivo. Sono sfumati colpi importanti come quelli di Strinic e Duvan Zapata e a causa di ciò si sono create situazioni scomode con giocatori del Sassuolo dati per partenti e poi rimasti per mancanza di alternative (Matri e Peluso nella circostanza). 
Infine, è stato saggio cambiare guida tecnica affidando 9/11 della rosa della scorsa stagione ad un allenatore giovane ed inesperto? O sarebbe stato meglio costruirgli una rosa ad hoc?

La terza ipotesi riguarda proprio la gestione di Bucchi. Frequentando lo stadio ho avuto modo di raccogliere le impressioni dei tifosi riguardo vari aspetti, tra cui quello del mister; inizialmente sembrava convincere, le sue idee, la possibilità da lui data di svariare maggiormente piaceva. Il tempo ha però dato risposte diverse, non si sono visti i risultati sperati, al contrario, si fatica ad intravedere un'organizzazione di gioco: palle lunghe al 90% preda delle difese avversarie, reparto avanzato che fatica a trovare la porta (un solo gol in casa su 6 segnati, secondo peggior attacco della Serie A) e numerosi gol subiti. Risultati che vanno controcorrente rispetto alle idee che diceva di avere il mister. 
Aggiungo il fatto che, secondo i tifosi, inserire giovani va benissimo, ma c'è momento e momento; se stai perdendo col Napoli o col Milan e devi cercare di recuperare il risultato senza subire altre reti è un po' rischioso e azzardato giocare con i vari Rogerio, Cassata, Pierini, Mazzitelli, ecc... tutti nello stesso tempo. Tutti giovani di ottime speranze ma che, come insegnava un certo Di Francesco (che ora sente profumo di alta classifica con la sua Roma), vanno inseriti nei modi e nei tempi che permettono a loro di formarsi al meglio e alla squadra di non esporsi troppo.
L'aspetto che ha dato più fastidio e che a molti ha fatto cambiare idea sul mister è stata la dichiarazione di Bucchi sul mancato inserimento di Sensi contro il Milan, motivato dal grave errore commesso dallo stesso a Napoli. Scelta alquanto discutibile sia per principio (se un giovane sbaglia è normalissimo e bisogna dargli una seconda possibilità in ogni caso), sia per etica (se proprio è questa la motivazione almeno non dichiararlo alla stampa).

Che poi i giocatori non ci stiano mettendo il 100% dell'impegno è innegabile, ma questo dev'essere il frutto di qualche motivo che sanno soltanto loro e il mister. Sono dinamiche che per coloro che sono al di fuori della quotidianità sul campo e non non possono capire. Sono tutti professionisti seri, pagati (anche profumatamente) e che giocano in Serie A, il sogno che hanno cullato fin dalla tenera età, le motivazioni non dovrebbero mai mancare.

Domani il momento della verità, la prima dei due incontri determinanti per il destino del Sassuolo e del suo allenatore, chiamati a dare tutto per ottenere i tre punti. La sfida col Benevento sarà di importanza capitale, un vero è proprio dentro o fuori. Poi la prossima settimana al Mapei arriverà il Verona. Il Sassuolo è chiamato al risultato pieno in entrambi i casi. 

E' giunta l'ora di riordinare le idee ed assumersi le proprie responsabilità per ogni parte, anche per i tifosi, che devono restare uniti e supportare l'ambiente nel momento del bisogno, ora e più che mai, Forza Sasòl!!!

                                                                                                                                    Andrea Manderioli



Sassuolo - Milan (0-2) - Commento, analisi e statistiche

Sembra lontano anni luce quel Sassuolo che batteva il Milan 2-1 a S. Siro e che faceva dei rossoneri la vittima sacrificale preferita, vestendo i panni della bestia nera dei diavoli.
Sassuolo che arriva questa partita a secco di vittorie in casa, il Mapei non sembra più essere un alleato, un fattore determinante, anzi, sta rappresentando un vero e proprio tabù che i neroverdi proveranno a sfatare proprio contro i rossoneri. 

Al Mapei Stadium arriva un Milan in confusione, carico di pressioni e con un allenatore (Montella) a rischio esonero. In seguito ad un famoso e ormai storico Sassuolo - Milan di 4 anni fa ad essere esonerato fu un ex C.T. neroverde che oggi allena la squadra più forte d'Italia ed è arrivato in finale di Champions lo scorso anno, un certo Max Allegri, che allora sulla panchina dei rossoneri fece spazio a Clarence Seedorf.
Ma quella di Montella non è l'unica panchina in bilico, anche Bucchi, sebbene goda ancora della fiducia da parte della società, rischia di giocarsi la tranquillità per i prossimi due match che saranno due scontri diretti salvezza fondamentali contro Benevento e Verona.

Bucchi che quest'oggi deve fare ancora i conti con le assenze: indisponibili Berardi, Duncan, Adjapong, Dell'Orco,  Letschert, Goldaniga e Frattesi; senza Biglia e Bonaventura il Milan.
Qualche novità negli undici schierati in confronto alla formazione scesa in campo a Napoli: difesa confermata, a centrocampo si rivede Missiroli al posto di Sensi che affiancherà Cassata e Mazzitelli; Ragusa al posto di Berardi.

Tabellino e classifica
 Analisi del Match: La prima occasione della partita è del Milan, Chalanoglu prova la conclusione diretta da calcio di punizione impegnando Consigli che mette in angolo.
Al 9° Calabria si fa male, costretto alla sostituzione per infortunio al 14° minuto, al suo posto Abate.
15°: Politano fa partire il filtrante per Mazzitelli che riesce a concludere trovando però l'opposizione  attenta di Gigio Donnarumma. 
Ritmi non altissimi, partita abbastanza bloccata, molte manovre a centrocampo, poche le fiammate offensive e svariati gli errori da entrambe le parti. Milan non certo straripante, anzi, a tratti svagato e impreciso, Sassuolo che d'altra parte fa poco per approfittarne. 
Tra il 37° e il 39° Kessie si rende pericoloso due volte: la prima cercando Kalinic in area, la cui conclusione è deviata in corner da Cannavaro, la seconda (molto simile) sempre l'ex Atalanta dalla destra crossa per Kalinic che di testa trova la grande parata di Consigli.
40°: Cross di Chalanoglu su azione di corner, Romagnoli di testa e palla in rete, beffato Consigli, Milan in vantaggio. Il Sassuolo continua a subire valanghe di gol su azioni di calcio d'angolo.
Nel recupero ammoniti Acerbi e Romagnoli.

Anche ad inizio ripresa i ritmi restano invariati.
54°: Fallo tattico su Falcinelli, ammonito Bonucci 
55°: Cambio nel Sassuolo, dentro Matri per Cassata, Sassuolo che passa al 4 2 4. 
La prima occasione importante del 2° tempo capita a Kessie al 61°, con un tiro dal limite parato da Consigli.
64°: Ammonito Montolivo per un intervento in ritardo su Falcinelli. + Sostituzione Milan: Locatelli per Chalanoglu.
67°: Il Milan raddoppia con una grande giocata di Suso che dalla destra dribbla Peluso, si accentra e fa partire un sinistro che finisce all'incrocio, nulla da fare per Consigli.
Al 70° Bucchi inserisce Pierini al posto di Ragusa. Subito dopo il Milan si rende di nuovo pericoloso con Kalinic che prova un tacco in acrobazia su assist di Suso ma non riesce ad inquadrare la porta.
Il Sassuolo tira i remi in barca e il milan può tranquillamente controllare il vantaggio, poche le occasioni nel finale di gara. Solo Politano ci prova all'80°, palla sopra la traversa.
Montella inserisce Antonelli per Borini all'82°. 
Discutibili ancora una volta i cambi effettuati da mister Bucchi che, al minuto 84 fa esordire il giovane Rogerio al posto di uno dei più propositivi della gara ovvero Politano.
89°: Ammonito Missiroli per un intervento scomposto su Abate.
Dopo 3 minuti di recupero finisce la contesa. 

Foto da me scattata in tribuna durante la partita
Statistiche:
  • Si tratta della 164^ partita in Serie A per il Sassuolo, la 70^ sconfitta e 556^ partita ufficiale dal 2004 ad oggi (522^ in campionato);
  • I precedenti in gare ufficiali contro i rossoneri sono 10: uno in Coppa Italia e 9 in campionato: 1 sconfitta in Tim Cup nel 2015, 4 vittorie e 5 sconfitte in Serie A. Il bilancio dei gol vede il Milan in vantaggio di 1 in campionato con 17 reti contro le 16 del Sassuolo;
  • Tra Sassuolo e Milan mai un pareggio, anche nelle gare amichevoli;
  • La tradizione di Sassuolo - Milan al Mapei vede in vantaggio i neroverdi con 3 vittorie contro le 2 dei rossoneri.

Il Sassuolo tiene in vita la panchina di Montella e mette in pericolo la propria. Altra sconfitta, la terza consecutiva, non arrivano ancora punti al Mapei Stadium.
Milan non incontenibile ma che appena ha spinto sull'acceleratore ha messo KO un Sassuolo vulnerabile, senza grandi idee di gioco e in preda ad un'evidente crisi psicologica e d'identità. Va detto che alcune scelte effettuate dalla guida tecnica neroverde lasciano alquanto perplessi. Sotto di due gol contro il Milan è saggio passare al 4 2 4 lasciando libere praterie a centrocampo? E' saggio inserire 2 giovanissimi senza esperienza in Serie A quando sei sotto di 2 gol contro il Milan e lasciare in panchina capitan Magnanelli? L'anima della squadra, l'unico che ha dimostrato di essere un leader, un legante per la squadra nello spogliatoio e in campo... Credo che le risposte le stiano dando i risultati.
La classifica resta deficitaria anche se ci sono 3 squadre che stanno facendo peggio del Sassuolo, ma potrebbe non essere sempre così; le prossime due partite saranno decisive per il destino di mister Bucchi, chiamato ad un vero e proprio ultimatum nella sfida del Vigorito contro il Benevento che andrà in scena dopo la sosta per le nazionali. Domenica 19 novembre l'imperativo sarà vincere.

                                                                                                                                   Andrea Manderioli 



venerdì 17 novembre 2017

Napoli - Sassuolo (3-1) - Commento, analisi e statistiche

Una prova di livello quella del San Paolo contro la capolista Napoli per un Sassuolo che non ricorda nemmeno lontanamente quella squadra capace di far male alle grandi della Serie A. Sebbene sulla carta sia una partita quasi impossibile il Sassuolo, vista la classifica ha il dovere e la necessità di provare a strappare qualche punto alla corazzata guidata da Sarri. 

Numerose le assenze importanti con le quali deve fare i conti il Sassuolo. Ancora out Berardi e Adjapong, e questo si sapeva fin dalla vigilia della gara, ma a spiazzare tutti è ancora una volta mister Bucchi che schiera sorprendentemente un centrocampo inedito dal primo minuto. Un reparto centrale composto da soli giovani di tante speranze ma di poca esperienza, forse troppo poca visto l'avversario: Cassata, Sensi e Mazzitelli, lasciando in panchina per scelta tecnica giocatori del calibro di Magnanelli e Missiroli, che di partite del genere ne hanno giocate già tante. Scelta discutibile? 

Confermato il reparto arretrato. In attacco è Ragusa a sostituire Berardi, fermo per un problema al ginocchio riaffiorato in seguito al match contro l'Udinese. Lieve turn-over attuato dal tecnico dei partenopei. 

Tabellino e classifica
Analisi del match: La partenza del Napoli è buona, anche se non veemente come in altre circostanze, altrettanto lo è quella del Sassuolo, che all'11° minuto, su calcio di punizione guadagnato da Politano e battuto da Sensi, fa tremare la traversa.
Ottimo impatto sulla gara quello di Sensi, che 4 minuti dopo la traversa colleziona un'altra grossa chance su calcio d'angolo; il suo tiro viene parato da Reina con un colpo di reni importante.
18°: ammonito Ragusa per una trattenuta ai danni di Callejòn. 
Al 19° Hamsik, servito alla perfezione da Mertens, calcia in porta e trova l'ottima opposizione da parte di consigli che salva tutto.
Minuto 22°, quando il Sassuolo sembrava riuscire ad arginare gli avversari, arriva la doccia fredda: Sensi si fa soffiare ingenuamente un pallone con in area di rigore da Allan che,  solo davanti a Consigli, sblocca il risultato. Sensi butta così alle ortiche un ottimo inizio di gara, compiendo una grave ingenuità costata cara ai neroverdi.
I partenopei, galvanizzati dal gol, pigiano sull'acceleratore e colpiscono anche un clamoroso palo pieno con Ghoulam con un destro potente su azione da calcio d'angolo.
Il Sassuolo, dopo lo svantaggio non è riuscito quasi mai a creare grattacapi alla retroguardia del Napoli, che anzi, ha aumentato l'intensità e la velocità delle giocate alla ricerca del raddoppio.
Avanti in questo modo fino al 41°, quando una fiammata dalla destra di Politano scaturisce nell'assist per il gol del pareggio, siglato di testa da Falcinelli, che finalmente riesce a sbloccarsi e a segnare il primo gol stagionale, un gol del tutto inaspettato ma ben costruito.
43°: Ammonito Cassata per un fallo su Albiol. 
Purtroppo la situazione di parità non dura che 3 miseri minuti. 44°, calcio d'angolo per il Napoli battuto da Callejòn, nessuna deviazione né da parte dei difensori neroverdi, che nella circostanza erano mal piazzati, né degli attaccati azzurri (non ci arriva di un soffio Insigne) e la palla entra direttamente in porta, gol assegnato allo spagnolo, che trova dunque una traiettoria perfetta nella battuta del corner e raddoppia. Napoli ancora pericoloso allo scadere, sempre con Callejòn, bravo Consigli a negargli la doppietta.
Nella ripresa il Napoli si scatena e colleziona occasioni a volontà prima con Hamsik, poi con Mertens e Insigne. Al 54° arriva anche il terzo gol che mette la parola "fine" alla contesa. A segnare questa volta è Dries Mertens, sempre sugli sviluppi di un calcio d'angolo arriva la sponda di Albiol che trova pronto il belga che non deve fare altro se non accompagnare il pallone nel sacco.
56°: dentro Missiroli per Ragusa.
62°: pericoloso Insigne su calcio di punizione. La sua parabola è deviata da Falcinelli, palla fuori di poco.
65°: Pairetto assegna il penalty al Sassuolo per un presunto fallo in area di Chiriches su Falcinelli, la  successiva consultazione del VAR lo induce però a rettificare la sua decisione: l'intervento irregolare è avvenuto al di fuori dell'area di rigore, sarà solo punizione dal limite.
Un minuto dopo Politano crossa dalla destra, Cassata colpisce di testa e il palo gli nega il primo gol in Serie A (secondo legno colpito dai neroverdi).
Bucchi decide poi di far esordire due giovani protagonisti dell'annata trionfante della scorsa stagione con la primavera, Pierini e Scamacca. Scelta questa altrettanto discutibile, più logica forse se il risultato fosse stato di vantaggio.
Ammoniti Giaccherini e Zielinski per il Napoli.
86°: tiro di Zielinski, la palla colpisce entrambi i pali in successione senza varcare la linea di porta, circostanza molto simile a quella creata da Berardi in Europa League al Mapei Stadium contro la Stella Rossa un anno e mezzo fa.

Statistiche:

  • Si tratta della 163^ partita in Serie A per il Sassuolo, 69^ sconfitta e 555^ partita ufficiale dal 2004 ad oggi (521^ in campionato);
  • I precedenti contro il Napoli sono 9, tutti in Serie A e vedono il Sassuolo vittorioso soltanto una volta. 5 sono le sconfitte e 3 i pareggi. Il bilancio dei gol vede  il Sassuolo a 8 reti realizzate, il doppio quelle subite, ben 16;
  • Falcinelli ha segnato il suo 3° gol in Serie A con la maglia del Sassuolo, curioso il fatto che due di esse li abbia siglati al San Paolo contro i partenopei ed in entrambi i casi il risultato finale è stato il 3-1;
  • Mertens ha raggiunto le 200 presenze col Napoli e segna al Sassuolo da due partite consecutive;
  • Cannavaro saluta commosso i suoi ex tifosi.
Il Napoli in questo momento è senz'altro la squadra che sta giocando il miglior calcio d'Italia e lo ha dimostrato anche oggi, sebbene abbia trovato di fronte un buon Sassuolo, che a tratti ha saputo tenervi testa e mettere in difficoltà. A differenza della partita casalinga contro l'Udinese si è intravista una prestazione, un piccolo passo avanti.

Domenica 5 novembre il Sassuolo incontrerà al Mapei un Milan in confusione, con mister Montella in bilico una classifica povera in relazione alla faraonica campagna acquisti messa in atto in estate. Sarà una sfida difficile, la posta in palio è alta, entrambe le squadre sono affamate. La tradizione al Mapei con i rossoneri è dalla parte del Sassuolo, 4 anni fa saltò Allegri domenica salterà Montella?

                                                                                                                                    Andrea Manderioli