Dopo un inizio complicato al Mapei contro il Genoa, il Sassuolo di Bucchi prova a riscattarsi nella difficile trasferta col Torino per quella che è la 2^ giornata di campionato. Un banco di prova perfetto per valutare la reale condizione dei neroverdi.
Torino alle prese con la telenovela legata alla permanenza o meno di Belotti, su cui pende una clausola di 100 milioni per offerte provenienti dall'estero.
Sassuolo, invece, che arriva a questo impegno alle prese con una situazione scomoda derivante dal mercato: Matri, Iemmello e Peluso, che in settimana hanno lavorato a parte e sono dati per partenti al 99%, non sono disponibili e Bucchi deve fare i conti con una carenza di terzini e di alternative per l'attacco.
Carenza di terzini e punte che ha costretto Bucchi a schierare Gazzola nella fascia non di sua competenza, adattandolo sulla sinistra, alle prese con un cliente scomodo come Ljajic; dall'altra parte Lirola. Il solo Scamacca come alternativa a Falcinelli.
Statistiche: 100^ presenza in Serie A per Missiroli. Contro il Toro il Sassuolo ha giocato solo in campionato tra Serie B ed A. Nella massima serie i neroverdi lo hanno battuto solo 2 volte (entrambe in trasferta), 4 sono le sconfitte e 3 i pareggi. 9 sono i gol segnati e 15 quelli subiti.
Analisi del Match: Il Sassuolo parte soffrendo, il Toro sembra averne di più. L'inizio del primo tempo non ha regalato grosse emozioni, sembrava la falsa riga della partita con il Genoa, squadre sulle gambe e con poche idee, non aiutate dal grande caldo e dall'alta percentuale di umidità, che ha influito sui ritmi di gara. Novità di quest'anno è la pausa designata alla fornitura di acqua ai calciatori nell'intermezzo dei ciascuno dei tempi regolamentari (cooling break). Magnanelli sottotono ed impreciso quest'oggi, all'8° regala un pallone a De Silvestri in posizione pericolosa, per fortuna nulla di fatto.
Il Sassuolo, come previsto, soffre terribilmente sulle fasce laterali, che sono il punto di forza di questo Torino, Gazzola fatica a tenere l'avversario. Verso il 30° il Sassuolo si scuote e prova ad impensierire i granata, batte anche una serie di calci d'angolo, che non sfrutta a dovere (problema che persiste dalla scorsa stagione), ma proprio nel momento migliore per i neroverdi arriva la beffa, su cross di De Silvestri, Belotti si inventa una magia di classe e qualità, segnando in rovesciata. E' un gran gesto tecnico a punire il Sassuolo allo scadere del primo tempo.
Nella ripresa il Sassuolo sembra aver accusato il colpo. Con il calar della sera il caldo diminuisce ed aumenta anche la qualità delle giocate e la partita diventa più godibile.
Al 58° episodio da segnalare: Mazzoleni fischia un rigore al Torino per un presunto fallo di mano in area di Cannavaro, decisione poi revocata in seguito alla consultazione del VAR. Questo spiega la reale utilità di questo dispositivo tecnologico; questa è la prova che dimostra che senza la tecnologia come supporto ai direttori di gara, quest'oggi al Sassuolo sarebbe stato assegnato contro un rigore inesistente.
Al 62° dentro Ragusa per Missiroli e 3 minuti dopo anche Adjapong per Gazzola. Claud ha fin da subito un ottimo impatto sulla partita, fornendo subito un cross per un'anonimo Falcinelli che colpisce male.
Al 70° per il Toro entra il giovane Edera, che due minuti dopo rischia di segnare, conclusione fuori di poco. Dentro Sensi, fuori Magnanelli (al 74°).
All'84° clamoroso errore di Duncan (che quest'oggi non ne ha azzeccata una) che serve un assist al bacio per Falque che trova Ljajic, il quale, solo davanti a Consigli, non sbaglia. Portiere del Sassuolo che si arrabbia non poco per questa amnesia.
88°, Belotti pesca Obi, liberissimo in area, difesa ferma e 3-0 Torino. E' una vera e propria disfatta per il Sassuolo, senza idee, senza gioco e colpevole di errori individuali che hanno deciso le sorti del match.
All'89° rigore assegnato al Sassuolo per un fallo di De Silvestri su Ragusa, dopo la consultazione del Var, l'arbitro revoca la decisione.
Dopo 6 minuti di recupero, dovuti alle interruzioni per la consultazione della moviola e ai cooling break, finisce l'agonia del Sassuolo.
Zero gol in due partite, può capitare, ma ciò che preoccupa sono le prestazioni di questo Sassuolo che ha ottenuto solo un punto in due giornate contro squadre non di altissima fascia.
Sassuolo senza trame di gioco che possano impensierire le difese avversarie, poche idee e concretezza. Centrocampo scollegato dalla manovra di gioco che non fornisce palle giocabili agli attaccanti.
Dopo due partite sarebbe prematuro trarre delle sentenze, ma queste sono le impressioni. Ora la sosta per le nazionali dovrà servire a rinfrescare le idee e a trovare quella condizione che è sembrata mancare. Il calendario non aiuta i neroverdi: tra due settimane la trasferta di Bergamo (10 settembre) contro l'Atalanta e poi la Juventus al Mapei.
In 3 giorni il Sassuolo è obbligato a piazzare almeno due colpi di mercato, uno per le fasce ed uno in attacco, serve un sostituto di Peluso e un vice Falcinelli. Per le fasce sono caldi i nomi di Strinic (del Napoli) e Zappacosta (del Torino), per l'attacco si pensa all'ex Pavoletti, che a Napoli non trova spazio.
Andrea Manderioli