mercoledì 29 marzo 2017

Viareggio Cup, primo trionfo del Sassuolo

SASSUOLO - EMPOLI (2-2), 6-4 (d.c.r.) 

Il Sassuolo per la prima volta nella sua storia trionfa nel più prestigioso dei tornei riservati ai settori giovanili. 
Dopo aver disputato ben 7 partite in pochi giorni, vincendo le ultime 3 gare contro , Fiorentina, Torino e Inter ai calci di rigore, il Sassuolo ha affrontato quest'oggi l'Empoli di Dal Canto, vincendo anche in questa occasione ai tiri dal dischetto; dimostrandosi una squadra, qualitativamente parlando, che non ha nulla da invidiare alle primavere dei club più blasonati.

Formazioni:

  • Sassuolo: (4 3 3) Costa; Gambardella (65° Bruschi), Rossini, Ravanelli, Masetti; Marin, Abelli (46° Diaw, 84° Cipolla), Franchini (46° Caputo); Adjapong, Scamacca, Pierini. All. Mandelli.
  • Empoli: (4 3 1 2) Giacomel; Zappella, Bianchi, Pejovic, Seminara; Picchi (67° Bellini), Buglio (91° Di Leo), Damiani; Traoré; Manicone (73° Olivieri), Zini A. (74° Jakupovic). All. Dal Canto.

Analisi della partita: Partita giocata su alti ritmi, intensità alta da parte di entrambe le formazioni, il risultato è un incontro piacevole da guardare, giocato a viso aperto alla ricerca costante della marcatura. Nel 1° tempo i neroverdi partono col piglio giusto e al quarto d'ora Adjapong  si inventa il gol del vantaggio. L'Empoli non sembra accusare il colpo, anzi sfodera una reazione veemente nel finale della prima frazione di gioco, mettendo in seria difficoltà la retroguardia del Sassuolo e trovando prima il pareggio con Zini, poi il raddoppio con Manicone (preceduto da una traversa colpita dalla distanza). Difesa neroverde non attentissima in queste due circostanze. L'Empoli va quindi a riposo dopo aver ribaltato il risultato.
Nell'intervallo mandelli deve aver spronato a dovere i suoi, che mettono da subito in campo carattere e qualità, che era un po' mancata nella fase finale del 1° tempo. Il gol arriva tardi, al 79°, lancio perfetto di Masetti per Scamacca, che insacca con un'incornata perfetta che spiazza Giacomel.
Il gol del pareggio sposta l'inerzia della gara a favore dei neroverdi, l'Empoli sparisce un po' dal campo e il Sassuolo ha più volte sfiorato il 3-2, senza però riuscire a segnarlo.
Tempi supplementari: per la quarta partita consecutiva i tempi regolamentari non danno una squadra vincitrice; nella mezz'ora supplementare poche occasioni, tanta stanchezza e squadre allungate, gioco spesso fermo per acciacchi (infortunati per il Sassuolo Diaw e Rossini). Il risultato non si sblocca e per la quarta volta in questo torneo, anche in finale, il Sassuolo deciderà il proprio destino ai calci di rigore.
Rigori:
1^ serie: Pierini (gol)
              Damiani (alto sopra la traversa)
2^ serie: Bruschi (gol)
              Pejovic (parato da Costa)
3^ serie: Ravanelli (parata di Giacomel)
              Jakupovic (gol)
4^ serie: Masetti (gol)
              Di Leo (gol)
5^ serie: Scamacca (gol della vittoria per il Sassuolo)

E' il primo storico trionfo del Sassuolo in questa prestigiosa competizione. Sassuolo che dimostra di avere uno dei migliori settori giovanili in Italia (nomi importanti come Zecca, Scamacca, Pierini, Costa...), che è stato capace di eliminare le favoritissime Psv, Fiorentina e Inter.
Le basi per un futuro roseo ci sono tutte, e se la prima squadra dovrà fare acquisti in prospettiva, non dovrà nemmeno tirare fuori il portafoglio, i talenti li ha già in casa. Va sottolineato il lavoro del responsabile del settore giovanile del Sassuolo Calcio Palmieri, a cui va il merito di aver allestito questo organico a disposizione di Paolo Mandelli.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

lunedì 20 marzo 2017

Enigma Berardi

Se al Sassuolo in questa stagione è mancato un pizzico di fortuna, un mercato all'altezza, un po' di esperienza e lucidità, e mancato anche, per lungo tempo, un certo Domenico Berardi, un nome altisonante, il simbolo di questo Sassuolo insieme al capitano e le bandiere di questo club, il più discusso, dibattuto ed anche il più preso di mira. 
Ebbene si, Mimmo is back, ma i suoi gol no. Dopo l'infortunio rimediato nel corso della sciagurata partita contro il pescara nel girone d'andata, problemi al ginocchio, ricadute varie e mancanza di chiarezza sulle sue condizioni, al punto che tutto l'ambiente era arrivato al punto da temere problemi di staff medico fino a creare un vero e proprio "Caso Berardi", forzature giornalistiche, critiche gratuite condite da scarsa conoscenza dei reali fatti, è stato fuori più di quattro mesi. 
Su questo giocatore si sono create molte aspettative, forse troppe. Si tratta probabilmente di uno dei maggiori talenti del campionato italiano, un ragazzo che a 18 anni è stato capace di segnare la bellezza di 4 reti in una sola partita contro un avversario di nome Milan, regalando al Sassuolo forse la più bella vittoria nella sua storia. Su di lui, ragazzo umile, schivo verso la stampa, con l'unico difetto di sapersi auto controllare poco, se ne sono dette e se ne dicono tante, soprattutto ora, ora che è tornato a giocare. Ora da lui tutti si aspettano che faccia sfracelli, che segni in ogni partita, che sforni prestazioni stellari... non sapendo che in questo modo non si fa il bene del ragazzo. 
Caricandolo di aspettative, pressioni mediatiche, critiche troppo facili, senza tenere conto che Mimmo è umano e rientra da un lungo infortunio. 
Dico questo perché' ho notato un carico esagerato di aspettative e critiche pesanti su di lui da parte di una fetta di tifosi, che ai tempi d'oro erano i primi ad elogiarlo. 
Mimmo va aspettato, non caricato ulteriormente di macigni che inevitabilmente, lui che sente le pressioni più di altri, si possono ripercuotere sulle prestazioni e sul morale del giocatore, e sono sicuro che tornerà più forte di prima. 
Senza contare il fatto che seppur il suo digiuno di gol continua, Mimmo sta sfornando assist, passaggi calibrati e giocate che fanno segnare gli altri (come è successo ieri sera), e ad una squadra serve anche questo. 
Per quanto riguarda le voci di mercato: voci sono e voci rimangono, il suo valore si è inevitabilmente abbassato, e ciò può essere un fattore che per i più romantici (calcisticamente parlando) può essere un punto a favore del Sassuolo per una probabile permanenza in neroverde, legata al minore interesse delle big, che vogliono soltanto giocatori pronti; e Mimmo, di partire per stare in  panchina non ne vuole sapere.
ASPETTIAMOLO! 

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

Roma - Sassuolo (3-1), commento post match



Altro tabù sfatato! Il Sassuolo, all'Olimpico di Roma, contro i giallorossi non aveva mai perso fino ad oggi. I precedenti sono 3, e 3 sono i pareggi (2013/14, 1-1, autorete di Longhi e pareggio allo scadere di Berardi - 2014/15, 2-2: doppietta di Zaza e pareggio rocambolesco con un rigore dubbio fischiato a Vrsaljko trasformato da Ljajic - 2015/16, 2.2 gol di Politano e Defrel).
Sassuolo che arriva a questa partita senza nulla da perdere e voglioso di riscattarsi dopo le giornate non proprio positive dell'ultimo periodo, Roma obbligata a vincere per riscattare l'eliminazione dell'Europa League ed evitare il sorpasso del Napoli mantenendo così il secondo posto in campionato.
Tanti gli ex giovanili della Roma nella fila del Sassuolo: Politano, Ricci, Mazzitelli e Antei; tanti anche i retroscena di mercato che incrociano le due società in questi mesi (Defrel interessava fortemente ai giallorossi nella passata sessione di mercato invernale e Pellegrini, insieme a Greg, sarà l'oggetto del desiderio della società capitolina, forte del diritto di recompra previsto dal contratto sul giovane talento neroverde, nella prossima sessione estiva). E il futuro di EDF? Tutto da decidere, e la piazza di roma potrebbe essere una pista calda in caso di partenza del condottiero neroverde.
Molte e importanti le novità riguardanti lo schieramento di partenza nel Sassuolo: Di Francesco ha dovuto fare i conti con i forfait per infortunio di due dei suoi nell'ultima seduta di allenamento, ovvero Gazzola e Mazzitelli. Difesa reinventata ed inedita: Dell'Orco terzino sinistro, centrali Peluso ed Acerbi, Letschert terzino destro. A centro campo si rivede finalmente Missiroli dal primo minuto ed in attacco Berardi schierato a sorpresa come esterno sinistro nel tridente. Spesso EDF chiede alle ali di invertirsi le posizioni per dare meno punti di riferimento agli avversari, ma difficilmente ha chiesto a Mimmo di partire in quella posizione.
Nella roma un leggero turn-over operato da Spalletti, Dzeko parte dalla panchina.

Analisi del match: Il Sassuolo parte fortissimo e al 3° minuto Defrel si trova un gran pallone tra i piedi ma spedisce alto il pallone, ghiotta occasione. Il gol è nell'aria ed arriva puntuale al 9°, proprio Defrel apre le marcature sfruttando al meglio un cross perfetto di Berardi, che non segna più da più di 200 giorni ma fa segnare i compagni. Il Sassuolo continua a spingere, ma la Roma, un po' fortunosamente trova il gol del pareggio con un tiro rasoterra da fuori area di Paredes che beffa Consigli e la difesa. Al 18° clamorosa traversa di Emerson Palmieri su azione insistita dei giallorossi, un minuto dopo altra buona occasione per i neroverdi, questa volta con Politano.
Prima frazione di gioco giocata su buoni ritmi, godibile dal punto di vista spettacolare, ottimo Sassuolo che dimostra di essere capace di mettere paura alla seconda forza del campionato, mettendola spesso sotto pressione. Allo scadere del primo tempo succede di tutto: prima una grande occasione per il Sassuolo ancora con Defrel, poi la doccia fredda del sorpasso nei minuti di recupero concessi sa Di Bello. El Shaarawi entra in area, tira in porta, Consigli respinge, Salah deposita in rete.
L'egiziano diventa un cecchino quando di fronte trova i neroverdi.
Nella ripresa il Sassuolo sparisce gradatamente dai giochi, cala dal punto di vista atletico e psicologico, la Roma guadagna campo e trova il suo gioco ideale. EDF mette in campo Pol Lirola dopo un prolungata assenza al posto di uno spento Letschert. Cambio forzato invece quello di Defrel (problemi alla caviglia) per Matri.
I padroni di casa macinano gioco e tirano una serie infinita di corner. Al 68° si chiude il sipario sulla partita: Dzeko, entrato in campo da poco, viene servito bene da Strootman e non sbaglia, è 3-1.
Ultimo cambio nel Sassuolo, dentro Ricci per Missiroli.
Da qui in poi il Sassuolo non si rivede più, se non in una potenziale occasione nella quale Matri spreca tutto.
Finisce 3-1 per la Roma il posticipo serale delle 20.45 all'Olimpico.
Continua il digiuno di vittorie, questa è la prima sconfitta esterna del Sassuolo nel 2017, Sassuolo che paradossalmente a quanto visto nelle passate stagioni, sta facendo meglio fuori casa che tra le mura amiche. Il Mapei Stadium era un fortino, un punto di forza, nella magica stagione scorsa, ora la tendenza sembra diversa. Quella che si giocherà tra due settimane contro la Lazio (il 1° aprile alle 18.00), sarà una sfida difficile, e si disputerà proprio al Mapei, sperando di smentire questa voce in capitolo, questa nota stonata in una stagione stregata.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli


domenica 12 marzo 2017

Campionato chiuso? Eusebio dice NO!

A dieci giornate dalla fine del campionato molti verdetti sono quasi già scritti: la Juventus ha ormai preso il largo in testa alla classifica, staccando di 10 lunghezze le dirette inseguitrici, blindando così il 6° scudetto consecutivo. Anche nei bassi fondi della graduatoria il quadro pare essere ormai chiaro: Pescara, Crotone e Palermo sembrano ormai, salvo miracoli sportivi, essere destinate alla retrocessione in Serie B, con l'Empoli sulla soglia di galleggiamento a fare da spartiacque tra la tranquillità e il limbo. L'unica incognita che sembra essere rimasta sembra essere quella riguardante i piazzamenti nelle varie competizioni europee, dove 3/4 squadre si giocano un posto in Champions e altrettante (tra cui la sorpresa Atalanta) uno in Europa League. 
Poi c'è un gruppo di squadre che hanno poco o nulla da chiedere al proprio campionato, tra le quali c'è anche il Sassuolo di Di Francesco. 
Proprio il tecnico del Sassuolo non la pensa esattamente così, anzi, secondo lui il Sassuolo prima di tutto non è salvo fino a quando la matematica lo stabilirà; non solo, non è vero che il Sassuolo è privo di obiettivi concreti. Il solo fatto di essere in Serie A, dice lui stesso, prevede l'obiettivo di segnare il più possibile, di fare più punti possibile e il suo Sassuolo ha le potenzialità per arrivare in uno dei primi 10 posti della classifica trovando un minimo di continuità, cosa che quest'anno non si è mai vista purtroppo. Insomma, il mister cercherà di tenere i suoi ragazzi sul pezzo fino all'ultimo. 
Certo, fa effetto pensare che nella scorsa stagione in questo momento eravamo a ridosso della zona Europa a giocarci il 6° posto, poi ottenuto a fine stagione. 
Alla luce di ciò che si è visto oggi in campo, Difra avrà il suo bel da fare per far si che ciò avvenga, lavorando sulla testa dei suoi, motivandoli e facendo si che non ci siano cali di tensione. 
Se poi non si riuscirà ad arrivare nei primi 10 posti della graduatoria, non sarà comunque una stagione da buttare, anzi, il Sassuolo ha imparato più cose in questa stagione che nella scorsa (paradossalmente), tutte lezioni che serviranno a fare meglio in futuro. Ora la società avrà tempo per programmare ed impostare tranquillamente quello che sarà il Sassuolo della prossima stagione.

Classifica Serie A, giornata 28

1) Juventus, 70
2) Napoli, 60
3) Roma, 59*
4) Inter, 54
5) Lazio, 53*
6) Atalanta, 52
7) Milan, 50
8) Fiorentina, 45
9) Sampdoria, 41
10) Torino, 39*
11) Chievo, 38
12) Udinese, 33
13) Bologna, 31
14) Sassuolo, 31
15) Cagliari, 31
16) Genoa, 29
17) Empoli, 22
18) Palermo, 15*
19) Crotone, 14
20) Pescara, 12 

* (una partita in meno)      

                                                                                                                                    Andrea Manderioli                      




Sassuolo - Bologna (0-1), commento post match

Tabellino della gara

La prima storica vittoria nel massimo campionato arrivò proprio al Mapei Stadium contro il Bologna, allora segnarono Berardi (su rigore) e Floro Flores, finì 2-1 per i neroverdi. Da allora sono passati 4 anni, oggi a Reggio Emilia, si gioca il 14° derby emiliano per il Sassuolo.
Se la salvezza sembra ormai cosa fatta per entrambe, la differenza la farà la motivazione e la cattiveria che le squadre metteranno in campo. Derby particolare sotto l’aspetto del tifo, partita caratterizzata dalla mancanza di tifo organizzato,  da una parte gli ultras del Bologna, assenti per protestare contro lo scarso impegno dei giocatori felsinei e dall’altra l’assenza degli ultras neroverdi, sotto Daspo da ottobre.
Nessuna novità particolare nella formazione messa in campo da Eusebio, che quest’oggi se la vedrà con il proprio figlio, militante nel Bologna di Donadoni, centrocampista offensivo che sta facendo vedere ottime cose.

Analisi del match: Partita che stenta ad accendersi nelle prime battute, che inizialmente risulta quasi noiosa e cervellotica, con una serie di errori di carattere tecnico ripetuti da entrambe le squadre, anche elementari. Direzione arbitrale particolare da parte di Veleri (uno dei direttori di gara che ha diretto più partite ai neroverdi), che estrae cartellini a raffica e spesso ritarda a fischiare i falli, valutando solo dopo la caduta dei giocatori.  Si vede qualche buona giocata manovrata principalmente da Berardi e Duncan.
Ad inizio ripresa la partita si accende improvvisamente ed il Sassuolo inizia a spingere in modo insistente creando due pallegol, prima con Politano, poi con un’azione manovrata da Matri, Duncan e Berardi. La doccia fredda arriva proprio quando sembrava che il Sassuolo avesse preso le redini del gioco: erroraccio di Aquilani, che perde un pallone pericolosissimo a centrocampo, innescando Difra Jr., che serve Dzemaili, autore dell’assist per il gol siglato da Destro.
Bologna che esce galvanizzato dal gol e spinge maggiormente, Sassuolo non riesce più a macinare gioco; partita che diventa nervosa e rocambolesca, cartellini che fioccano, tra cui il solito giallo per Berardi. Berardi che ha fatto vedere buone cose, anche se continua il digiuno di reti. Grande prova di Acerbi, che ha creato due occasioni da gol: una con un gran tiro dalla distanza, l’altra su azione di calcio d’angolo.
Si rivede in campo Missiroli, che necessita di minutaggio e di riacquisire il feeling con il campo.
Partita che finisce con un’altra sconfitta casalinga per i neroverdi, che al Mapei non vincono dalla partita contro il Palermo. Se l’anno scorso lo stadio di casa era un fortino, quest’anno è più un terreno di conquista.

Evidentemente le motivazioni, a salvezza raggiunta e mancanza di reali obiettivi concreti, sono abbastanza scarse e se i risultati stentano a venire è sicuramente più per un problema mentale che di preparazione atletica. Difra in conferenza ha colpito nel segno dicendo che in questo periodo deve allenare i suoi ragazzi non solo nelle gambe, ma anche nei cervelli.
Il prossimo impegno stagionale sarà domenica prossima nel posticipo serale dell’Olimpico di Roma contro i giallorossi, sfida sulla carta proibitiva, ma le statistiche vedono ben due pareggi ottenuti dal Sassuolo in 3 precedenti.


                                                                                                                                    Andrea Manderioli

domenica 5 marzo 2017

Crotone - Sassuolo (0-0), commento post match

Tabellino della gara
Il Sassuolo non giocava allo Scida dalla stagione 2012/13, nell'ultimo precedente perse con un 1-2 a favore del Crotone, in quell'occasione segnò un certo Simone Missiroli, giocatore che quest'oggi, proprio in terra calabrese, torna a partire da titolare dopo un periodo sfortunatissimo condizionato dagli acciacchi fisici. 
Tanti gli ex neroverdi nella formazione calabrese: Aleandro Rosi (al Sassuolo nella prima stagione in Serie A),  Falcinelli e Trotta (giocatori di proprietà del Sassuolo in prestito a Crotone) e Gian Marco Ferrari, quest'ultimo acquistato in estate dal Sassuolo, ma che arriverà in neroverde in estate.
Diversi gli umori delle due compagini, Sassuolo già salvo (non matematicamente ma verosimilmente) che punta a raggiungere la parte sinistra della classifica e a lasciarsi alle spalle gli strascichi dei torti arbitrali subito nella scorsa giornata contro il Milan, Crotone che invece è all'ultima spiaggia per portare a casa una salvezza che ha quasi dell'impossibile.

Analisi della partita: Partita sicuramente povera di spettacolarità, giocata su ritmi non forsennati e caratterizzata da innumerevoli errori tecnici e di misura. Nei primi minuti parte meglio il Crotone, che tira una serie di corner e crea la prima pallagol con l'ex Falcinelli, il quale ci tiene a ben figurare al cospetto della squadra neroverde, proprietaria del suo cartellino. In seguito prova ad uscire il Sassuolo, Matri al 21° riesce ad imbucarsi e a tu per tu con Cordaz si fa anticipare. Bisogna poi aspettare fino al 36° per registrare azioni degne di nota: Berardi serve bene Politano, che però colpisce male di testa, Cordaz para. Primo tempo che si chiude a reti inviolate.
La ripresa si apre sulla falsa riga del 1° tempo, tanti errori da una parte e dall'altra, Crotone che a tratti si fa vedere dalle parti di Consigli ma che non è cattivo sotto porta, Sassuolo sottotono che da l'impressione di avere poche motivazioni, qualcosa di buono lo fa vedere a sprazzi, ma non c'è precisione nell'ultimo passaggio e nelle poche conclusioni provate. 
Da segnalare al 78° un palo clamoroso del futuro neroverde Ferrari, legno che grazia il Sassuolo. 
Risultato che, per quanto visto in campo, e soprattutto per la quantità di occasioni da gol nitide, può stare stretto ad un Crotone  che con il misero punto di oggi si rassegna quasi definitivamente alla retrocessione; Sassuolo che ottiene un punto che serve soltanto a raggiungere il Cagliari a 31 punti in classifica, Sassuolo che domenica prossima sarà impegnato nel lunch match casalingo contro il Bologna di Donadoni. 

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

mercoledì 1 marzo 2017

Statistiche, il punto

Come anticipato tempo fa, il mio progetto, che prevede la raccolta e l'archiviazione di tutti i dati statistici relativi alle partite (e non solo) del Sassuolo Calcio dalla stagione 2004/05 ad oggi, è in via di ultimazione.
Ebbene, sto lavorando per raggiungere il prima possibile il mio obiettivo, ovvero quello di iniziare a pubblicare per voi lettori, contenuti inediti, curiosità, dati statistici, tabelle e tanto altro che in nessun altro sito viene pubblicato, incentrando tutto sul club di Piazza Risorgimento.
Fare ciò per me rappresenta  uno sforzo ripagato dal fatto che sto ripercorrendo tutta la storia recente del club del mio cuore, scoprendo man mano aspetti che mi erano sfuggiti in precedenza.
Per darvi un'idea della mole di dati, basta dire che da allora si sono giocate più di 500 partite, comprendendo tutte le competizioni; di queste ne ho registrate quapcosa come 315, arrivando, per ora, alla stagione 2012/13, una grande vittoria casalinga contro il Varese di Castori per 4-0 (gol di Gazzola,  Terranova, Chibsah, e Catellani).
Mi resta la bellezza di circa 200 partite da registrare. Facendo una stima del tempo che mi occorrerà, tenendo conto delle partite che registro in una settimana, credo che mi ci vorrà ancora 4/5 mesi di lavoro. 
Un'attesa che vale la pena di sopportare, vedrete che sarà ripagata a dovere. STAY TUNED!!

                                                            Andrea Manderioli