sabato 26 maggio 2018

Sassuolo 2017-18, i numeri dei singoli






                                                                                                                                    Andrea Manderioli

Stagione 2017/2018, i verdetti e i numeri del Sassuolo


Si è appena conclusa la stagione calcistica 2017/2018 per quel che concerne il campionato di lega Serie A. Una stagione avvincente dalla prima all'ultima giornata, scoppiettante sia in testa che in coda. La Juventus, dopo una lunga rincorsa al secondo posto è riuscita ad agganciare e scavalcare un Napoli da applausi soltanto nella fase centrale del girone di ritorno. Fino alle ultime 3 giornate è stato un duello scudetto senza esclusione di colpi, culminato con la vittoria dei partenopei allo Juventus Stadium e terminata con la famosa vittoria in rimonta della Juve sull'Inter e il successivo tracollo del Napoli a Firenze. I bianconeri raggiungono così lo storico traguardo del 7° scudetto consecutivo, il Napoli torna a farsi valere, forte del miglior gioco della Serie A.
Roma e Inter centrano l'obiettivo gironi di Champions, i primi senza particolari problemi, i secondi strappandoli alla Lazio all'ultima giornata, quando dopo la sconfitta in casa contro il Sassuolo, sembrava tutto ormai compromesso. Lazio che dunque ottiene soltanto la qualificazione diretta in Europa League insieme al Milan. L'Atalanta deve invece passare per i preliminari.
Grandi sconfitte nella corsa all'Europa sono: Fiorentina (campionato sottotono rispetto ai precedenti, alti e bassi) e Sampdoria (partita fortissimo, si è persa nel finale di campionato arrivando addirittura dietro al Torino che non ha mai lottato per un posto in Europa). 
Dopodiché passiamo direttamente all'aspetto sicuramente più avvincente del campionato di quest'anno: la lotta salvezza. Lotta salvezza che ha coinvolto tutte le squadre della parte destra della classifica. Analizziamo ora il cammino di ogni pretendente (in ultimo approfonditamente sul Sassuolo):
  • Genoa: andamento simile a quello neroverde, soltanto nel girone di ritorno riesce a mettersi al sicuro;
  • Chievo: buon inizio di campionato seguito da un tracollo inaspettato coinciso con varie assenze importanti e culminato con l'esonero di Maran. Salvezza messa in cassaforte nelle ultime due giornate;
  • Udinese: girone d'andata sopra le aspettative, affermati nomi nuovi e interessanti. A questo periodo segue un crollo incredibile di almeno 12 partite consecutive senza vittorie e 11 sconfitte di fila che riportano i friulani a rischio retrocessione. Esonerato Oddo. Come il Chievo riesce a salvarsi all'ultimo tempo utile;
  • Bologna: si ritrova invischiata nelle zone calde nel finale di stagione, dopo aver stazionato stabilmente nelle zone centrali della classifica. Sembra aver mollato nel finale;
  • Cagliari: Cammino simile a quello del Bologna ad inizio campionato. Poi tracollo nelle fasi finali. Cagliari che a -2 giornate si ritrova in zona retrocessione con un calendario proibitivo, ma riesce a fare 6 punti contro Fiorentina e Atalanta;
  • Spal: tutti la davano per spacciata nel girone d'andata. Semplici ha saputo gestire al meglio i suoi e a dare un organizzazione di gioco che ha permesso ai ferraresi di ottenere buoni risultati e a portare a casa fondamentali scontri diretti. Cammino simile a quello del Sassuolo nella 1^ stagione in A.
Passiamo ora alla zona retrocessione:
  • Crotone: resta in corsa fino all'ultimo, Zenga riesce ad arrivare ad un passo dal miracolo con risultati insperati nella fase centrale del girone di ritorno ma non basta, i calabresi retrocedono a testa altissima all'ultima di campionato contro il Napoli;
  • Hellas Verona: Un campionato iniziato male e finito peggio, tanti errori societari e situazioni mal gestite. Errori che hanno avuto ripercussioni sul campo. Mercato non all'altezza. Gol con il contagocce;
  • Benevento: Girone d'andata disastroso. Il primo punto in Serie A della sua storia arriva soltanto alla 15^ giornata contro il Milan con gol del portiere Brignoli. Il mercato di gennaio porta in sé una rivoluzione della rosa a disposizione del tecnico De Zerbi (possibile nuovo allenatore del Sassuolo in caso di addio di Iachini). Arrivano  giocatori con più tecnica ed esperienza che portano a risultati e punti nel girone di ritorno. Squadra che comunque ha onorato al massimo il campionato di Serie A alla sua prima esperienza. Squadra con un'identità, un gioco e un tifo esemplare. Alla luce del girone di ritorno non meritava la retrocessione.
Analizziamo ora accuratamente il cammino del Sassuolo: Un inizio di stagione travagliato: 9 sconfitte nelle prime 15 giornate. Squadra neroverde che esonera così il tecnico Bucchi, che paga pesantemente la pesante eredità lasciata da Di Francesco e colpevole di non aver trovato il giusto affiatamento con il gruppo. La situazione iniziava a farsi preoccupante e la società neroverde chiama in causa un allenatore esperto come Iachini alla 16^ giornata. Il tecnico marchigiano impiega poco a dare un'identità di gioco alla squadra e un maggior piglio. Dopo la sconfitta di Firenze e la vittoria col Bari in Coppa Italia arrivano 3 vittorie contro Crotone, Sampdoria e Inter e il pareggio all'Olimpico contro la Roma che rilanciano i neroverdi in classifica.
All'inizio del girone di ritorno un'altra preoccupante flessione: una serie di 9 partite senza vittorie (5 sconfitte e 4 pareggi), che riportano l'ambiente nell'incubo retrocessione. 
Il punto di svolta della stagione del Sassuolo è il pareggio casalingo contro la Spal: Iachini cambia sistema di gioco passando al 3-5-2. Una scelta determinate che porta solidità difensiva e compattezza tra i reparti. I risultati si sono visti fin da subito: il Sassuolo è riuscito ad eguagliare il record di 8 risultati utili consecutivi della stagione 2014-15, uscendo definitivamente dalle zone bollenti della classifica.
A 4 giornate dalla fine arriva il passo falso di Crotone, che rimanda la salvezza matematica (per la quale bastava un pareggio). Sconfitta che è servita a dare una scossa che ha permesso di battere la Sampdoria al Mapei (ottenendo la salvezza matematica) e l'Inter a San Siro (ottenendo l'11° posto in classifica). La partita in casa con la Roma di Di Francesco è stata utile per festeggiare quello che è il secondo miglior piazzamento dei neroverdi nella loro storia in Serie A.

Il Sassuolo chiude dunque all'11° posto con 43 punti pur essendo il peggior attacco del campionato con soli 29 gol all'attivo (59 quelli subiti) e una differenza reti da retrocessione (-30). Sono 11 le vittorie stagionali, come 10 i pareggi e 17 le sconfitte.

Un vero e proprio miracolo quello compiuto da Iachini, che dalle ceneri ha costruito qualcosa di importante. Meriterebbe senza dubbio la riconferma.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

venerdì 25 maggio 2018

Sassuolo - Roma (0-1), Eusebio riabbraccia il Mapei all'ultima di campionato


Il capitolo conclusivo della 5^ stagione consecutiva in Serie A, è per il Sassuolo una sorta di ritorno al passato, l'occasione per riabbracciare il condottiero che ha reso possibile tutto questo scrivendo le pagine più belle e indimenticabili della storia del club neroverde.
Al di là del risultato, di relativa rilevanza per entrambe le squadre ai fini della classifica, quello che conta è onorare nel miglior modo possibile il campionato, sfilando in una sorta di "passerella" del trionfo, data dal rispettivo raggiungimento degli obiettivi stagionali, anche al di sopra di ogni aspettativa: Difra, 3° in classifica con la sua Roma, dopo quelle sulla panchina del Sassuolo, è stato capace di scrivere una pagina di storia anche nel club capitolino (dove militò anche da calciatore vincendo uno scudetto nel 2001), eliminando con una rimonta pazzesca il Barcellona ai quarti di Champions, approdando in semifinale dove ha dato filo da torcere fino all'ultimo (ad un passo dalla seconda rimonta) al Liverpool di Klopp e uscendo a testa altissima dalla competizione; il Sassuolo, d'altro canto, dopo una stagione travagliata e altalenante, è stato capace, grazie alla mano di mister Iachini, di uscire dalle cattive acque e a terminare una stagione all'11° posto in classifica che significa secondo miglior piazzamento dei neroverdi in Serie A.

Iachini, per provare a contrastare in collaudato 433 di Di Francesco, conferma 9/11 degli uomini che sabato scorso hanno battuto l'Inter a San Siro, dando però spazio dal primo minuto a Peluso (al posto di Dell'Orco) e a Pegolo (che rileva Consigli).

Tabellino e classifica

Cronaca del match: Nelle primissime fasi della gara fase di studio prolungata come nelle più classiche partite di fine stagione, con la Roma che (come direbbe Di Francesco) attacca più la bandierina che la porta, battendo una serie infinita di calci d'angolo, riuscendo ad essere pericolosa al 5° minuto con Strootman che di testa trova la parata di Pegolo.
Al 12° la prima vera occasione da gol per gli ospiti con il destro ad incrociare di Schick che batte Pegolo ma va ad incocciare sul palo.
13°: conclusione di Perotti bloccata in due tempi da Pegolo.
Il Sassuolo prova a ripartire in velocità faticando però a rendersi pericoloso.
Al 19° altra grande occasione per la Roma: Serie di finte dalle parti della bandierina alla destra di Pegolo, il suo cross in area e il colpo di testa di Dzeko che termina alto di pochissimo.
22°: Missiroli calcia di potenza  in rete ma il gioco era fermo per un suo precedente fallo su Gonalons.
Al 23° ancora Dzeko: conclusione a giro del centravanti bosniaco della Roma che costringe Pegolo ad un grande intervento ad alzare il pallone in calcio d'angolo.
25°: Buon pallone recuperato sulla tre-quarti da Missiroli che lo sradica dai piedi di Fazio e lancia Politano. L'esterno neroverde, oggi molto probabilmente all'ultima partita in neroverde prima di approdare in una big, effettua la prima conclusione pericolosa del Sassuolo. Skorupski blocca sul primo palo.
28°: Ancora Politano! Doppia occasione colossale per il Sassuolo: discesa ad ampie falcate di Duncan sulla sinistra il quale serve Berardi che mette in mezzo una palla perfetta per Politano che conclude a tu per tu con Skorupski che compie un intervento prodigioso. Sulla ribattuta ancora Politano che calcia alto a porta sguarnita. 
Roma che fa la partita e Sassuolo che col passare dei minuti prende le misure e prova a far male in contropiede.
35°: Ammonito Fazio per un fallo su Politano.
38°: Conclusione dal limite di Duncan parata in presa bassa da Skorupski.
45°: Proprio negli ultimi secondi la Roma passa in vantaggio in modo inaspettato quanto fortunoso. Manolas entra in area, va sul fondo e crossa nell'area piccola; intervento maldestro di Pegolo che nel tentativo di respingere la sfera, la manda nella propria porta, è autorete. Si chiude qui il primo tempo: Sassuolo - Roma 0-1.


Nel secondo tempo partita piuttosto bloccata, la prima occasione arriva al 50° con il Sassuolo che prova a farsi vedere in avanti. Politano scappa sulla destra e mette in mezzo per Berardi; quest'ultimo prova a battere il portiere con un colpo di tacco ma la conclusione è troppo debole e si spegne tra le sue braccia.
57°: Infortunio rimediato da Peluso che resta a terra dolorante. Intervengono prima i sanitari poi la barella. Il terzino neroverde (oggi adattato a centrale) è costretto ad abbandonare in barella il terreno di gioco per quello che sembra essere un problema ad un ginocchio. Al suo posto entra Letschert al 59°.
61°: Conclusione dal limite di Dzeko che trova la deviazione di Acerbi a facilitare la presa comoda di Pegolo.
62°: Conclusione fallita da Berardi da pochi passi. Bella parata di Skorupski, ma nulla di fatto, gioco fermo per fuorigioco.
63°: Ancora Berardi, pescato da Duncan, conclude di prima intenzione spedendo la palla altissima. Rimane a terra Manolas, che esce dolorante dal campo per poi rientrare qualche minuto dopo.
Sassuolo che prova a rendersi pericoloso in più circostanze ma manca cattiveria e lucidità sottoporta, Roma che non affonda il colpo ma gestisce il vantaggio.
72°: Primo cambio per Di Francesco, dentro El Shaarawi per Schick.
73°: Cambio anche nel Sassuolo, Babacar al posto di Berardi che termina una stagione sottotono ma in progressiva crescita nella parte finale del torneo. Chissà che non sia l'ultima in neroverde (piace anche alla stessa Roma), intanto si prende l'ovazione del pubblico.
75°: Occasione Sassuolo con Babacar che davanti a Skorupski si fa recuperare ed anticipare da Kolarov prima ancora di concludere in porta. Troppo lento il senegalese in questa circostanza, era un'occasione ghiotta.
76°: Secondo cambio Roma, in campo il giovane Capradossi, fuori Florenzi.
80°: Esaurisce le sostituzioni la Roma. Spazio anche a Gerson, esce Perotti.
83°: Esulta la curva romanista alla notizia del gol dell'Inter che sta battendo la Lazio all'Olimpico in una partita che vale il quarto posto (e qualificazione in Champions).
84°: Conclusione alta sulla traversa di Dzeko.
85°: Ultimo cambio Sassuolo. Un cambio dovuto, per dare spazio ad un giocatore che negli anni ha dato tanto a questo Sassuolo che oggi molto probabilmente giocherà la sua ultima partita da professionista (350^ presenza in Serie A per lui) ovvero Davide Biondini. Gli fa posto Missiroli.
Squadre stanche e ritmi bassi nel finale. 5 minuti di recupero.
91°: Ammonito Biondini per un fallo su Manolas.
93°: Grande occasione creata da Dzeko che riesce ad arrivare a tu per tu con Pegolo che si riscatta e riesce a parare con il piede la conclusione del 9 giallorosso.
Finisce qui la partita e la stagione.


Queste sono le immagini che rimarranno impresse nel cuore di ogni tifoso neroverde, il saluto di mister Di Francesco alla curva del Sassuolo.


Statistiche:
  • Si tratta della 190^ partita in Serie A per il Sassuolo, 79^ sconfitta e 584° incontro ufficiale dal 2004 ad oggi;
  • I precedenti contro i giallorossi sono in totale 10: 6 sconfitte e 4 pareggi (tutti all'Olimpico). La vittoria contro la Roma resta dunque un tabù insfatabile, unica big che il Sassuolo non è mai riuscito a battere. Il bilancio dei gol vede in vantaggio i giallorossi con 20 gol contro gli 8 dei neroverdi;
  • Acerbi termina la sua seconda stagione in campo dal primo all'ultimo minuto raggiungendo quota 122 partite al suo record personale;
  • Finisce qui la 5^ stagione consecutiva e 5^ nella storia del Sassuolo in Serie A, salvezza raggiunta con 2 giornate d'anticipo, e raggiunta l'11^ posizione in classifica, 2° miglior piazzamento per i neroverdi dopo la stagione 2015-16;
Omaggio a Biondini
  • Questa potrebbe essere stata l'ultima in neroverde per molti calciatori, anche alcuni gioielli. I principali indiziati a lasciare il Sassuolo sono: Politano (su di lui ci sono tutte le big della Serie A), Acerbi (anch'egli ricercato da numerose big in Italia e all'estero), Biondini (o si ritira o va a provare un'esperienza in B, non disdegnerebbe un ruolo in società al Sassuolo), Pegolo (probabile che appenderà i guantoni al chiodo). Tante invece le incognite: Berardi (deve decidere cosa fare del proprio futuro, le sue quotazioni sono calate ma piace molto alla Roma dove ritroverebbe il suo papà-allenatore Di Francesco), Consigli (su di lui Juventus e Fiorentina), Duncan (piace molto al Milan), Lemos (da valutare il riscatto a 6 milioni);
L'ultima partita di Politano al Sassuolo
  • Iachini molto probabilmente partirà, sebbene il miracolo compiuto nel finale di stagione. L'allenatore marchigiano ha ancora un anno di contratto, la sua permanenza dipenderà dal nuovo direttore sportivo che rimpiazzerà Angelozzi. A Squinzi non convince il suo sistema di gioco, il patron preferisce puntare sul 4-3-3.
Ora inizia una vera sfida per la società neroverde che dovrà far fronte ad un'estate di fuoco. Tante saranno le novità e le partenze, sia nell'organico che nella dirigenza. Bisogna iniziare a pensare al futuro e programmare nei tempi giusti per evitare di ritrovarsi in cattive acque come all'inizio di questa stagione.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

giovedì 24 maggio 2018

Inter - Sassuolo (1-2), i neroverdi non si "scansano", Champions più lontana per i nerazzurri

Alla vigilia del match di San Siro echeggiavano affermazioni di ogni genere, tutt'altro che rispettose nei confronti del club neroverde e dello sport in generale. Alla luce del fatto che una vittoria con almeno 6 gol di scarto avrebbe consentito all'Inter di superare la Lazio nella differenza reti in vista dello scontro diretto dell'ultima di campionato che assegnerà il verdetto in chiave Champions, sono state fatte dichiarazioni di poco gusto soprattutto da parte della stampa. Dichiarazioni che davano l'Inter come vincente (tra l'altro con goleada) ancor prima di scendere in campo, che etichettavano il Sassuolo come "Scansuolo" o squadra che "si scansa" (un disco rotto dai tempi della partita persa 0-7 contro la Juve). 
Queste dichiarazioni, per quanto riprovevoli, hanno caricato a mille l'ambiente Sassuolo, dando ai giocatori quella carica e quella motivazione necessarie per mettere a tacere le malelingue e togliersi un'altra bella soddisfazione. Quello sceso in campo oggi al Meazza è stato un Sassuolo capace di affondare i nerazzurri, un Sassuolo che ha dimostrato di voler giocarsela con tutti anche ad obiettivo raggiunto, un Sassuolo che regala al suo patron un'altra vittoria contro l'Inter (la sesta).

Gli uomini di Spalletti non potevano permettersi passi falsi per non complicare o compromettere il discorso Champions. Il CT interista definiva questa partita come una semifinale di Coppa dei Campioni visto che i nerazzurri con una sconfitta ridurrebbero drasticamente le possibilità di qualificazione ai gironi della principale competizione europea. Per il Sassuolo l'obiettivo è raggiunto e fare punti servirebbe ad arrotondare la classifica vista la sconfitta del Genoa a Benevento.
Iachini risponde al 4-2-3-1 di Spalletti schierando il solito 3-5-2 con una sola variazione a centrocampo rispetto allo scorso match contro la Sampdoria: Magnanelli al posto di Sensi.

Tabellino e classifica

Cronaca del match: Ottimo l'approccio al match dei neroverdi, liberi mentalmente e con quel pizzico di spregiudicatezza necessaria per complicare i piani dei nerazzurri. Il Sassuolo non concede nulla fin dai primi minuti e soffoca sul nascere le azioni sortite offensive dell'Inter non concedendo spazi. Nel primo quarto d'ora la partita risulta bloccata, le uniche conclusioni, seppur intrise di velleità, sono targate Sassuolo.
17°: Ammonito Berardi per un intervento in ritardo su Skriniar.
L'inter ci prova da lontano al 21° con Brozovic e successivamente con cross innocui ed incursioni sulla fasce.
Al 23° la partita inizia a prendere una piega precisa: ammonito Brozovic per aver steso Adjapong e conseguente calcio di punizione per il Sassuolo da posizione invitante.
25°: Va alla battuta Politano che, con un rasoterra bruciante che passa tra le gambe della barriera, buca la porta difesa da Handanovic portando il Sassuolo in vantaggio. San Siro è ammutolito, 0-1 Sassuolo.




I nerazzurri provano subito a pareggiare il conto al 31° con un'altra conclusione dalla distanza di Brozovic che questa volta impegna seriamente Consigli, il quale deve volare per spedire in angolo.
Al 33° Missiroli lancia Berardi in posizione regolare, l'esterno entra in area e conclude troppo sul portiere, ma Sassuolo ancora pericoloso in contropiede.
37°: lancio lungo per Perisic, che stoppa di testa, Acerbi spazza via ma il pallone è buono per Candreva che controlla e fa partire una rasoiata che si spegne sul fondo a fil di palo.
42°: Gol annullato all'Inter. Icardi, su assist di Brozovic batte Consigli ma viene pescato in posizione di offside.
44°: Grande occasione per l'Inter. Brozovic serve in profondità per Perisic che controlla bene e mette al centro per la corsa di Icardi che è in ottima posizione e calcia a bitta sicura; Consigli compie un'intervento prodigioso sulla battuta a colpo sicuro del capitano dell'Inter.
Il Sassuolo riesce a chiudere il primo tempo in vantaggio di un gol a San Siro.

La ripresa si apre con il Sassuolo che prova subito ad allargare il gap con un contropiede orchestrato al 49° da Politano, il quale serve e manda alla conclusione Berardi, il suo destro viene messo in corner da Handanovic.
Partita bella e ricca di emozioni, le due squadre vogliono portare a casa il risultato a tutti i costi e lo spettacolo ne trae beneficio.
50°: Conclusione in porta di Duncan dai 25 metri, respinge Handanovic e Berardi manca il tap-in.
51°: Corner battuto dall'Inter, Brozovic libera sul dischetto Rafinha il cui piattone è neutralizzato ancora una volta da Consigli.
58°: Primo cambio nell'Inter, Spalletti da spazio al giovane attaccante Karamoh, esce dal campo Candreva.
L'inter adesso spinge alla ricerca disperata del parei e il Sassuolo cerca di difendersi con le unghie e con i denti.
70°: Altra grande occasione per i padroni di casa. Brozovic in avanti per Perisic, disturbato efficacemente da Adjapong, serve in qualche modo Icardi che a tu per tu con Consigli si fa ipnotizzare per la seconda volta. Altro miracolo dell'estremo difensore neroverde, che si ritrova il pallone letteralmente tra le gambe.
71°: un cambio per parte, nell'Inter entra Eder per Vecino e nel Sassuolo Babacar per Politano.
72°: Clamoroso a San Siro, raddoppio neroverde con un capolavoro di Berardi. Il gioiellino del Sassuolo estrae un colpo degno del suo repertorio: cerca spazio al limite dell'area ed esplode un destro (che non è il suo piede preferito) preciso e potente che si insacca nel sette senza lasciare scampo ad Handanovic. E' un gol capolavoro che zittisce definitivamente il Meazza e porta il Sassuolo (squadra che secondo qualcuno avrebbe dovuto lasciar fare all'Inter) sul doppio vantaggio.




76°: Spalletti esaurisce i cambi inserendo Borja Valero al posto di Ranocchia, Inter dunque a trazione ultra-offensiva. 
79°: Secondo cambio nel Sassuolo, dentro Ragusa per Berardi.
80°: L'inter accorcia le distanze grazie ad una conclusione fortunosa di Rafinha che, servito da Perisic, fa partire un sinistro che incoccia sul palo e finisce in rete. 1-2 a 20' dalla fine.
82°: L'Inter inizia a crederci e si rende pericolosa con il suggerimento di petto di Eder per Icardi, la cui conclusione viene murata da Lemos.
83°: Gioco fermo, Lemos e Magnanelli a terra. Rafinha va a rimproverare i giocatori del Sassuolo accusandoli di perdere tempo. Ad Acerbi non va giù e sposta l'interista di peso. L'arbitro estrae il giallo ai danni del difensore neroverde. Gli animi iniziano ad accendersi.
84°: Ultimo cambio nel Sassuolo, Lemos non ce la fa a proseguire, problemi fisici per lui, al suo posto si rivede dopo tanto tempo Letschert (che ha recuperato dal lungo infortunio).
Abisso concede 6 minuti di recupero.
95°: Uno due tra Icardi ed Eder, l'italo-brasiliano conclude in porta trovando l'ottima risposta di Consigli in calcio d'angolo.
Finisce così 1-2 per il Sassuolo, i neroverdi sbancano il Meazza mettendo definitivamente a tacere le parole fuori luogo che mettono in discussione la serietà e la professionalità dei ragazzi, che hanno dimostrato di avere grinta e coraggio da vendere.
Sassuolo che con questi 3 punti scavalca in classifica il Genoa portandosi all'11° posto, Inter che dovrà sperare in un passo falso della Lazio a Crotone per potersi giocare il 4° posto all'ultima giornata nello scontro diretto contro i bianco-azzurri all'Olimpico.

Statistiche:
  • Si tratta della 189^ partita in Serie A per il Sassuolo, 61^ vittoria e 583° incontro ufficiale dal 2004 ad oggi;
  • I precedenti in campionato contro i nerazzurri sono 10: 6 vittorie e 4 sconfitte per i neroverdi. Mai un pareggio tra le due compagini. Il bilancio dei gol vede l'Inter avanti con 20 reti all'attivo contro le 12 del Sassuolo, ma in questo disequilibrio pesano i 2 KO per 7-0 delle passate stagioni;
  • Acerbi raggiunge quota 121 partite nel suo record personale e si appresta a terminare la seconda stagione giocando tutti i minuti, dal primo all'ultimo, senza mai essere squalificato e senza aver subito infortuni. Tutto ciò giocando in modo ineccepibile, Acerbi è diventato una garanzia, un vero e proprio "ministro della difesa". Sono numeri incredibili, numeri che non meritano di passare inosservati, soprattutto da un CT della nazionale;
  • Politano ha raggiunto per la prima volta in carriera la doppia cifra in Serie A, segnando oggi il suo 10° centro in campionato. Sono 11 i gol stagionali (1 gol in Coppa Italia contro il Bari);
  • Berardi ha segnato il suo 4° gol stagionale (il 2° su azione), ma sta dimostrando di crescere di condizione partita dopo partita;
  • L'inter non aveva mai subito gol su punizione in questa stagione prima d'oggi. Il Sassuolo ne ha segnati 2 su punizione: uno con Cassata al Chievo e quello di oggi con Politano.
In casa Sassuolo iniziano a trapelare voci di un possibile addio di mister Iachini: "Ora manca una partita, poi penseremo al futuro, a fine campionato sentirò la società a faremo tutte le valutazioni del caso" risponde così alle sollecitazioni della stampa il tecnico dalla media punti superiore ad un punto a partita, principale responsabile della rinascita che ha portato alla salvezza con due giornate d'anticipo.
La stagione 2017-18 si appresta a terminare e domenica prossima, al Mapei Stadium, il ritorno a casa di mister Di Francesco. Un finale di stagione da incorniciare, una partita dalle tante sfaccettature emozionali, che il Sassuolo potrà godersi a pieno senza il peso degli obiettivi. Anche la sua Roma, reduce dalla semifinale di Champions League contro il Liverpool, un risultato straordinario per un allenatore che un anno fa allenava il Sassuolo, forte del 3° posto blindato giocherà per onor di firma.
Domenica 20 maggio, ore 20.45, ultima di campionato, Sassuolo riabbraccerà Di Francesco.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

venerdì 11 maggio 2018

Sassuolo - Sampdoria (1-0) - Il Sassuolo è matematicamente salvo!

E' ancora una volta lui... Matteo Politano a segnare un gol più che mai decisivo. Dopo averci regalato l'Europa a suon di marcature nella fase finale del campionato 2015-16, oggi, sempre a suon di gol nelle ultime giornate, ci regala una salvezza che consentirà al Sassuolo di disputare il suo 6° campionato di Serie A consecutivo. Un risultato storico, fantascientifico per una piccola realtà come quella neroverde. Una salvezza ottenuta con due giornate d'anticipo che cade a pennello prima di due sfide difficili da affrontare, soprattutto per una squadra che deve ancora salvarsi, contro Inter e Roma, due squadre in piena lotta per raggiungere un posto in Champions.

Dopo la disfatta di Crotone, il Sassuolo riscatta un'intera stagione, una stagione costellata da mille difficoltà, anche inattese, seppur nella consapevolezza che con il tempo le cose possono cambiare. I neroverdi hanno saputo rinascere dalle ceneri nei momenti di maggior difficoltà ed uscire alla grande da una situazione di classifica che a metà stagione si presentava alquanto preoccupante. Non resta che ringraziare, come del resto hanno fatto i giocatori stessi con un commovente applauso collettivo, l'artefice di tale traguardo, colui che ha saputo dare alla squadra quel che mancava ad inizio stagione, costui è mister Iachini.
Per lui la sfida odierna aveva un sapore speciale, incontrava un club e una tifoseria alla quale è rimasto profondamente legato e segnato a livello professionale, un club con il quale castigò il Sassuolo in quei maledetti playoff della stagione 2011-12 con Pea in panchina. In quell'occasione Iachini negò la Serie A ai neroverdi, oggi invece gliel'ha regalata.

Con una vittoria, i blu-cerchiati avrebbero potuto aggrapparsi alle residue speranze di trovare un posto in Europa League, occasione sfumata quest'oggi con la sconfitta maturata quest'oggi al Mapei. Giampaolo deve fare a meno di Duvan Zapata, e si affida a Praet dietro le due punte Quagliarella e Kownacki. Iachini ritrova Adjapong, rientrante da squalifica e concede un po' di riposo a Peluso e Magnanelli, sostituiti da Dell'Orco e Sensi, confermata la coppia d'attacco Berardi - Politano.

Tabellino e classifica

Cronaca del match: Approccio molle da parte di entrambe le squadre, partita che appare come la classica partita di fine stagione, ritmi lenti, tanti errori e giocate prevedibili. Il Sassuolo cresce però con il passare dei minuti, a dispetto di una Samp che appare molle e rinunciataria.
8°: Torreira ci prova dalla distanza spedendo in curva.
Nei primi 20 minuti il pallino del gioco è quasi prevalentemente di marca neroverde, ma manca quel guizzo e quella cattiveria utile a bucare la difesa.
16°: Missiroli insacca ma il gioco era fermo per un fallo commesso da Lemos su Andersen.
20°: Problemi per Dell'Orco che si tocca un ginocchio. Non riesce a proseguire, al suo posto entra Peluso.



Al 25° il primo squillo importante con la percussione sul fondo di Berardi che serve in area Politano, il suo appoggio a sinistra per Duncan porta al tentativo del ghanese che trova la deviazione in corner da parte di Berezynski.
Sugli sviluppi del corner, dopo un batti e ribatti in area, arriva in tentativo di tiro a giro di Politano da una posizione simile a quella in cui trovò il gol contro la Fiorentina. Palla che termina fuori.
Al 27° si rivede il vero Berardi, quello dei tempi d'oro, con una ripartenza e una palla riconquistata che da vita ad un'azione spettacolare che si sviluppa in una serpentina in area e successivo tiro parato da Viviano, che non trattiene. Sulla ribattuta ancora Berardi che prova una rovesciata che mette in mezzo per Sensi. Il regista romagnolo si coordina e calcia al volo di potenza ma il suo tiro viene murato dalla difesa Doriana.


Samp che fatica a creare pericoli, non tira nemmeno in porta e opera un timido pressing non particolarmente efficace.
Per rivedere un'azione degna di nota bisogna attendere il 41°, quando Politano dalla destra mette in mezzo per il velo di Berardi a servire Duncan che prova a piazzarla ma Viviano blocca in due tempi.
Finisce sul punteggio di 0-0 un primo tempo nel quale il Sassuolo è apparso più propositivo e la Samp non ha mai impensierito Consigli.

Un cambio all'intervallo nella Sampdoria: dentro Gaston Ramirez al posto di Barreto.
Secondo tempo che parte sulla falsa riga del primo.
Al 54° cartellino giallo pesante ai danni di Peluso (fallo ai danni di Ramirez) che era diffidato e dovrà saltare per squalifica il match di S. Siro.
64°: grande occasione per il Sassuolo su azione da corner con Politano, che controlla e scarica un sinistro che termina di poco alto sopra la traversa.
66°: Secondo cambio operato da Giampaolo, dentro Caprari per un mai pericoloso Quagliarella.
68°: Si sblocca la partita, con un'idea di Duncan che tocca in profondità per Politano che da posizione defilata sulla sinistra riesce a battere Viviano. Un gol difficile da segnare e di un'importanza capitale per le sorti della stagione.
74°: Iachini da spazio a Babacar e rileva il man of the match Politano, preda di crampi e sommerso dagli applausi.
La reazione da parte della Sampdoria è pressoché inesistente e il Sassuolo può gestire il vantaggio con discreta tranquillità.
Serie di calci d'angolo non sfruttati a beneficio dei blu-cerchiati.
85°: Ultimo cambio Samp, spazio al giovane montenegrino Stijepovic, esce Praet.
87°: Berardi ci prova con un siluro dalla distanza, para Viviano.
88°: Esaurisce le sostituzioni anche il Sassuolo con l''ingresso in campo di Ragusa per Berardi.
90: Ammonito Ramirez per un intervento in ritardo su Babacar.
Dopo due minuti di recupero il lieto fine alla stagione del Sassuolo, la salvezza è cosa fatta.

Ecco il video della salvezza del Sassuolo...


Statistiche:

  • Si tratta della 188^ partita in Serie A per il Sassuolo, 60^ vittoria e 582° incontro ufficiale dal 2004 ad oggi;
  • 200^ partita ufficiale di Missiroli con la maglia neroverde;
  • I precedenti con la Sampdoria sono in totale 14 e il bilancio dei risultati vede il Sassuolo avanti ai punti con 5 vittorie all'attivo, 6 pareggi e 3 sconfitte. Quattro di questi precedenti sono stati disputati in Serie B. Il bilancio dei gol vede il Sassuolo avanti con 18 reti all'attivo contro i 15 subiti;
  • Acerbi raggiunge quota l'impressionante quota di 120 partite nell'ambito del suo record personale;
  • Politano, eroe di questa stagione neroverde, il migliore in assoluto insieme ad Acerbi, raggiunge oggi quota 9 gol in campionato;
  • Una salvezza che presenta una curiosa somiglianza rispetto alla prima storica della stagione 2013-14: anche allora fu decisiva una vittoria contro la Fiorentina a poche giornate dalla fine. Una salvezza che allora fu raggiunta con soltanto 34 punti, oggi invece ne sono serviti 40.
Il Sassuolo può ora affrontare gli ultimi due impegni stagionali contro Inter e Roma con la mente più libera, domenica prossima alle 20.45 a S. Siro i neroverdi saranno ospiti dell'Inter, squadra in piena lotta per aggiudicarsi un posto in Champions League. Ora bisogna onorare il campionato e vivere intensamente il momento, godersi la piacevole realtà senza incappare in brutte figure, solo a campionato finito, si penserà al futuro.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

martedì 1 maggio 2018

Crotone - Sassuolo (4-1) - Cronaca, commento e statistiche

Soltanto un punto separa il Sassuolo dall'aritmetica salvezza. I neroverdi sono dunque tenuti ad onorare un campionato che ha riservato insidie e difficoltà inaspettate; la prima occasione è l'anticipo delle 12.30 allo Scida contro un Crotone affamato di punti e in ottimo stato di forma.
Si tratta dell'ultimo scontro diretto della stagione per gli uomini di Iachini, che hanno la ghiotta opportunità di chiudere i giochi con 3 giornate di anticipo e iniziare a pensare alla prossima stagione.
Il tecnico neroverde deve far fronte ad un buco sulla fascia destra dovuto all'assenza di Lirola e alla squalifica di Adjapong, è quindi Ragusa, schierato in un ruolo inedito, la novità di una formazione rispetto a quella scesa in campo contro la Fiorentina, che negli altri effettivi è praticamente identica. Confermato anche Politano, che in settimana ha svolto lavoro differenziato a causa di una contusione rimediata nella sfida di sabato scorso.
Zenga, sulle ali dell'entusiasmo, disegna un 4-3-3 offensivo con Nalini e l'ex Sassuolo Trotta (è ancora di proprietà neroverde) a supporto della punta Simy nel tridente offensivo. Assenti Budimir e Benali.

Tabellino e classifica

Cronaca del Match: Partenza shock dei neroverdi che dopo soli 3 minuti di gioco incassano il gol dell'ex. E' proprio Marcello Trotta a siglare la rete del vantaggio crotonese con una conclusione dalla distanza che non lascia scampo a Consigli.
Anche immediatamente dopo il gol subito il Sassuolo non da segni di reazione e si ritrova in balia della fame dei calabresi, senza idee e testa già in vacanza. C'è solo una squadra in campo, quella rossoblu.
14°: Trotta in area per Simy, che addomestica la sfera e scarica il sinistro dal limite, alto sopra la traversa.
Al 16° i padroni di casa trovano il gol del 2-0 con un cross dalla sinistra di Martella sul quale consigli "smanaccia" e la palla carambola sul corpo di Simy finendo in rete. Gol fortunoso ma dettato da una falla clamorosa nella difesa neroverde. 
Partita che diventa a senso unico, Sassuolo che in possesso del pallone opta per un palleggio sterile e Crotone che appena conquista palla riparte pericolosamente e in velocità.
20°: Colpo di testa innocuo di Lemos sugli sviluppi di un calcio di punizione, palla agguantata facilmente da Cordaz. Ci prova timidamente anche Politano al 22° su cross di Rogério, tiro troppo debole, poteva fare meglio.
31°: Arriva la terza doccia gelata per il Sassuolo. Ancora una volta Trotta a segnare, doppietta per l'attaccante di proprietà del Sassuolo. Azione sviluppatasi su lancio di Capuano a scavalcare la difesa neroverde, tocco di Nalini verso il centro dell'area e tap-in vincente di Trotta che vale il 3-0.
38°: Gioco fermo per un problema all'addome rimediato dal guardialinee Giulio Dabos, accasciatosi a terra a seguito ad uno scontro fortuito con Babacar (che si stava scaldando a bordo-campo). L'assistente di Damato riesce a riprendere regolarmente la propria attività in seguito all'intervento dei sanitari.
40°: Conclusione dalla distanza di Lemos debole che rimbalza davanti a Cordaz, che para senza problemi.
43°: Parata con i pugni di Consigli su una conclusione di Faraoni dal vertice destro dell'area di rigore.
44°: Ammonito Mandragora per un fallo ai danni di Politano.
45°: Conclusione di Duncan da fuori area. Cordaz deve distendersi per deviare.
Due minuti di recupero.
45°+1: Fallo ai danni di Politano in area di rigore da parte di Faraoni, Damato consulta in VAR prima di assegnare il calcio di rigore a beneficio del Sassuolo.
45°+2: Dal dischetto va Berardi, che questa volta non sbaglia, anche se Cordaz intuisce la direzione. Finisce qui il primo tempo.



Sassuolo che inizia il secondo tempo con un piglio leggermente più vivace, ma insufficiente per cambiare l'inerzia della partita.
53°: Iachini, non soddisfatto della prova di Ragusa, impiegato per tutto l'arco della partita in ruoli a lui non congeniali, lo sostituisce con Babacar, Sassuolo che passa dunque al 4-3-3.
57°: Azione veloce del Sassuolo e ben orchestrata, conclusasi con la conclusione debole e centrale dai 20 metri. Tutto bene fuorché la conclusione.
58°: Ancora Sassuolo con Berardi che dalla destra si accentra e prova una conclusione da lontano, ancora una volta debole, Cordaz para in due tempi.
64°: Altro cambio nelle fila neroverdi, dentro Mazzitelli per capitan Magnanelli, oggi non in giornata.
67°: Occasione per Duncan che, servito in area da Mazzitelli, si gira e calcia verso la porta non inquadrando però lo specchio.
73°: Bella triangolazione su contropiede del Crotone che culmina con la conclusione di Martella a tu per tu con Consigli che questa volta non si fa beffare e gli chiude lo specchio della porta.
74°: Primo cambio operato da Zenga, dentro Rohdén per Barberis.
Nella fase finale i ritmi calano notevolmente per diversi fattori: il grande caldo, la stanchezza, la quasi rassegnazione da parte dei neroverdi ed il notevole interesse dei padroni di casa a conservare questo preziosissimo risultato che può valere una salvezza.
80°: Ammonito Lemos per un fallo su Martella.
81°: Nel Crotone entra Ajeti al posto di Ceccherini. Ammonito anche Trotta per un fallo ai danni di Politano.
83°: Cambio Sassuolo, spazio a Matri, esce Missiroli (Sassuolo a trazione anteriore con 4 attaccanti in campo.
85°: Occasione per i padroni di casa con Simy che si deve girare spalle alla porta in area, riesce ad eludere la marcatura di Peluso e a concludere verso la porta. Questa volta è bravo Consigli a respingere.
86°: Ammonito Ajeti per un intervento irregolare su Babacar.
87°: Punizione dal vertice sinistro dell'area per il Sassuolo, batte Lemos che cerca la porta ma spedisce sul fondo, si lamentano i compagni che volevano il cross al centro.
89°: Partita definitivamente chiusa da Simy, che con un'azione simile alla precedente, si gira in area e conclude facendosi beffa della difesa neroverde (doppietta anche per lui). Consigli spiazzato.
Tre minuti di recupero.
93°: Girata di Babacar da posizione defilata che termina sull'esterno della rete.
Finisce qui, Crotone 4 - Sassuolo 1.



Statistiche:

  • Si tratta della 187^ partita in Serie A per il Sassuolo, 78^ sconfitta e 581° incontro ufficiale dal 2004 ad oggi; 
  • Contro il Crotone i precedenti sono in totale 12: 8 in Serie B (5 vittorie, 2 sconfitte e un pareggio; 12 gol segnati e 7 subiti) e 4 in Serie A (2 vittorie, 1 pareggio e la prima sconfitta di oggi; 5 i gol segnati e 6 quelli subiti);
  • Quello segnato oggi da Berardi è il 3° gol in questo campionato, a conferma della scarsa vena realizzativa del giocatore. Questa è per lui la stagione meno prolifera in termini di gol da quando gioca tra i professionisti. Due reti su tre sono state siglate, per altro, su calcio di rigore. L'esterno calabrese ha battuto ben 4 rigori in questa stagione, concretizzandone la metà (2 errori contro Spal e Benevento all'andata);
  • Acerbi giunge a quota 119 nel suo record personale;
  • Quello procurato oggi da Politano è il primo rigore da quando veste la maglia neroverde. Statistica alquanto strana se si conta la quantità e qualità offensiva dell'attacante.
Appuntamento dunque rimandato quello tra il Sassuolo e la salvezza matematica. I neroverdi riceveranno domenica prossima, ore 18.00, al Mapei Stadium la Sampdoria di Giampaolo, avversario non facile, ma contro il quale bisognerà cercare di conquistare almeno un punto prima del forcing finale con Inter e Roma. 


                                                                                                                                    Andrea Manderioli