mercoledì 28 febbraio 2018

Sassuolo - Lazio (0-3) - Commento, analisi e statistiche

Ciò che contraddistingue questo Sassuolo - Lazio è un Mapei Stadium semi-deserto, vuoi per il clima glaciale ed il vento tagliente della Siberia, vuoi per la disaffezione da parte dei tifosi neroverdi, ultras in primis. Buona parte del tifo più caldo ha deciso di abbandonare momentaneamente gli spalti, e quei pochi che erano presenti hanno esposto gli striscioni rovesciati in segno di protesta verso l'atteggiamento dei giocatori in occasione degli incontri precedenti, in quanto non avrebbero salutato i loro sostenitori giunti al Dall'Ara. Se si aggiunge la diffida a carico dei tifosi bianco-celesti residenti nella regione Lazio (che non saranno presenti allo stadio), il risultato è un tifo da cinema, uno spettacolo triste per un campo di Serie A.

In tutto ciò il Sassuolo con oggi non vince da 7 giornate e vede farsi sotto le dirette concorrenti per la salvezza, cosa tutt'altro che scontata nel momento attuale, l'Empoli della passata stagione dovrebbe insegnare. I neroverdi non devono assolutamente ritenersi tranquilli, la sconfitta odierna, se da una parte era da mettere in conto per il grande divario tecnico tra le due formazioni, ha messo il Sassuolo nelle condizioni di dover fare obbligatoriamente il risultato nei prossimi due spareggi contro Chievo e Spal. Proprio i ferraresi, vincendo a Crotone nel lunch match, hanno dimezzato il divario tra i neroverdi e la zona retrocessione da 6 a 3 punti.

Una sconfitta dettata da una superiorità totale dei laziali e dalla complicità di un arbitraggio più che discutibile da parte del Sig. Manganiello di Pinerolo.

Particolari le scelte di Iachini per quel che concerne lo schieramento in campo: Bocciatura totale per Lemos, che alla vigilia era dato dal primo minuto per sostituire lo squalificato Goldaniga. Il mister ha preferito adattare Peluso a centrale di difesa e stravolgere le corsie esterne schierando a destra Adjapong (che non giocava dalla gara di andata, proprio all'Olimpico contro la Lazio) a causa del forfait di Lirola e a sinistra il giovane Rogerio (prima partita da titolare in campionato per lui) a ricoprire il consueto ruolo di Peluso.
Novità anche a centrocampo, preferito Mazzitelli a Duncan, l'unico reparto che non subisce variazioni rispetto ai precedenti incontri è l'attacco.
Simone Inzaghi, trascinatore della sua Lazio, continua a coltivare il sogno Champions, forte della qualificazione agli ottavi di Europa League, schiera in campo con la consueta formazione, preferendo in extremis Felipe Anderson a Luis Alberto.

Tabellino e classifica
Analisi del Match: Dopo un inizio concitato e propositivo per entrambe le squadre, al 7° minuto arriva la doccia fredda per i neroverdi. E' Milinkovic-Savic a pescare l'asso dalla manica con un tiro dalla distanza che con la complicità di una leggera deviazione di Magnanelli, beffarda per Consigli, trova l'ottavo gol stagionale, che per un centrocampista della sua età non è affatto male, soprattutto se si considera che è solo la 26^ giornata. Sassuolo - Lazio 0-1.
Il gol spegne un Sassuolo che non si riaccenderà più per tutta la durata della partita, se non a sprazzi.
Lazio in pieno controllo per larga parte della partita sia del possesso palla che del pallino del gioco.
20°: Ammonizione per Berardi. Fallo dell'esterno offensivo neroverde ai danni di Radu. Mimmo era diffidato e salterà la trasferta del Bentegodi contro il Chievo.
24°: Azione di marca neroverde che si conclude con il tiro dalla lunghissima distanza, abbastanza velleitario, da parte di Berardi che diventa una telefonata per Strakosha. 
28°: Cartellino giallo per Lucas Leiva, fallo ai danni di Acerbi.
Nell'azione successiva il primo episodio discutibile della gara con protagonista l'arbitro, non tanto per la decisione in sé, in quanto il rigore poteva starci, quanto per i tempi in cui la decisione è stata presa. Infatti l'intervento del VAR e la consultazione dello stesso strumento da parte di Manganiello è avvenuto diverso tempo dopo l'azione incriminata, nella quale è Peluso a toccare il pallone con la mano in area di rigore.
Sul dischetto va Ciro Immobile. Consigli non ci arriva per un soffio, la palla passa sotto al suo corpo pochissimi istanti prima che il portiere neroverde si mettesse sulla traiettoria del pallone. Raddoppio degli ospiti al 31° minuto.



35°: Ammonito Wallace per la Lazio. Fallo commesso ai danni di Politano.
38°: Finalmente un'occasione per il Sassuolo con Babacar che prova a sfruttare un'uscita a vuoto di Strakosha. Il senegalese riesce ad impattare la sfera non senza difficoltà, data dal contrasto da parte dell'avversario, il suo tiro finisce di poco a lato a porta sguarnita.
45°+1: Cartellino giallo per Jordan Lukaku per un fallo su Adjapong.
45°+4: Giallo sventolato anche a Missiroli per proteste.
Termina qui il primo tempo.

L'impatto del Sassuolo al secondo tempo è a dir poco devastante. Al 47° è ancora Milinkovic- Savic a raccogliere di testa un cross perfetto di Felipe Anderson dalla destra e ad insaccare comodamente in rete siglando così lo 0-3 ed ipotecando i tre punti salvo clamorose sorprese.
Al 54° il secondo episodio dubbio della gara: fallo a centrocampo di Berardi ai danni di Radu. Consultazione del VAR anche in questo caso leggermente ritardata che decreta l'espulsione diretta ai danni dell'attaccante neroverde (giusta), che si beccherà 2 giornate di squalifica, saltando anche la Spal in casa e lasciando il Sassuolo in 10 per 35 minuti abbondanti.
58°: Occasione Sassuolo con Adjapong che, servito bene da un filtrante di Politano, fa partire un diagonale sul quale è bravo Strakosha a metterci la mano e sventare la minaccia.
60°: Doppia sostituzione effettuata da Inzaghi, dentro Lulic per Lukaku e Parolo per Leiva.
62°: Giallo anche per Rogerio colpevole di aver commesso fallo ai danni di Marusic, il quale reagisce rifilando una manata al terzino neroverde e viene anch'egli punito con il cartellino rosso diretto. Ristabilita così la parità numerica.
70°: Slalom di Politano tra i difensori laziali e tiro dal limite di poco sopra la traversa.
Allo stesso minuto Iachini effettua il primo cambio inserendo Ragusa proprio al posto di Politano.
76°: Missiroli atterrato in area di rigore dopo uno scontro con Luiz Felipe, Manganiello lascia correre, molti dubbi. Missiroli resta a terra ed interviene lo staff sanitario in suo soccorso, per lui un colpo al volto. Poteva starci il calcio di rigore.
Lazio che cerca in tutti i modi di congelare il risultato iniziando a gestire il pallone con una melina quasi indisponente. 
81°: Ultimo cambio per la Lazio, dentro Nani per l'attuale capocannoniere del campionato Immobile.
85°: Seconda sostituzione nelle fila neroverdi, si rivede dopo diverso tempo Stefano Sensi al posto di Magnanelli. Evidentemente Iachini lo vede soltanto come riserva del capitano e non come possibile mezz'ala, ruolo da lui ricoperto con Di Francesco prima e con Bucchi poi.
Non Succede altro, dopo 4 minuti di recupero concessi dal direttore di gara, il match termina con l'ennesima sconfitta casalinga. Risultato finale: Sassuolo - Lazio 0-3.

Foto da me scattata al 90°
Statistiche:
  • Si tratta della 178^ partita in Serie A per il Sassuolo, 77^ sconfitta e 572° incontro ufficiale dal 2004 ad oggi (536° in campionato);
  • I precedenti contro i bianco-celesti sono in totale 10 e tutti nella massima serie. Il Sassuolo ha ottenuto soltanto 2 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte. Il bilancio dei gol vede la Lazio in vantaggio con 25 reti, i neroverdi ne hanno segnate 13;
  • Acerbi raggiunge quota 110 partite nel suo rollino di marcia per quanto riguarda il suo record personale;
  • Con sole 15 reti, il Sassuolo è il peggior attacco d'Europa, nessun club europeo ha segnato meno. Paradossalmente, per il momento, tra le squadre con il minor numero di reti messe a segno, il Sassuolo è quella messa meglio in classifica;
  • Berardi, con 4 espulsioni dirette all'attivo, è l'attaccante più espulso in Serie A dal 2013. Numerose anche le ammonizioni: per lui 49 cartellini gialli da quando gioca nella massima serie;
  • Nell'intervallo premiato capitan Magnanelli per il traguardo delle 400 presenze in campionato raggiunte nel match contro il Bologna.
I prossimi due incontri saranno di importanza capitale per questo Sassuolo, che se non sarà capace di approfittare del momento buio di Chievo e Spal, rischia veramente di compromettere seriamente il discorso salvezza "tranquilla", termine alquanto improprio in questa stagione per questa squadra.
Domenica prossima alle ore 15.00 allo stadio Bentegodi di Verona andrà in Scena Chievo - Sassuolo, uno scontro diretto che dirà molte cose sull'andamento di questo particolare campionato.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

martedì 20 febbraio 2018

Bologna - Sassuolo (2-1) - Commento, analisi e statistiche

La prima gioia in neroverde per Babacar
La media punti di questo Sassuolo dall'inizio del 2018 è da retrocessione; solo Spal, Verona e Chievo (vittorioso in questa giornata, ma che non vinceva da novembre) stanno facendo peggio.
Il derby emiliano di domenica scorsa al Dall'Ara contro il Bologna non ha fatto altro che accentuare, forse ancor di più del precedente col Cagliari, la cronicità dell'inconcludenza offensiva.
Il gol è arrivato ma in una circostanza non cercata, quanto fortunosa. Questo è il rapporto con il gol del Sassuolo di questa stagione: quando è cercato lo si sbaglia, quando è offerto sul piatto d'argento dagli avversari (vedi gol contro Spal, Benevento)   o dalla dea bendata (vedi per esempio il gol in questione), lo si segna quasi sempre.  Il problema è che è impensabile sperare negli errori altrui per salvarsi, e che la fortuna non è sempre dalla tua parte, quindi sarebbe meglio iniziare a crearsela, mettere gli avversari in condizione di sbagliare e soprattutto buttarla dentro...
L'acquisto di Babacar è stato azzeccato da questo punto di vista, in quanto il giocatore, come si è visto, possiede le caratteristiche giuste per trovare la via del gol, anche quelli più sporchi, perché a una squadra che deve lottare per salvarsi non servono i colpi di tacco o i giochetti col pallone, serve qualcuno che faccia centro.

Se poi di mezzo ci si mettono gli errori arbitrali, la minestra è servita... e a farne le spese in questa occasione è la formazione di Iachini. Questa ennesima sconfitta va quindi attribuita alla scarsa concretezza nelle occasioni più nitide create nel corso della gara e alla clamorosa svista del Sig. Tagliavento di Terni, che racconterò in seguito nel dettaglio.
Sta di fatto che questo Sassuolo sta perdendo punti importanti lungo la strada, perde o pareggia più per colpe dei suoi attaccanti che dei suoi difensori. E questo è un dato alquanto curioso, oltre che preoccupante.

Quella di domenica era un'occasione da sfruttare in quanto i felsinei, decimati da squalifiche ed infortuni, vede assenti pezzi pregiati come Palacio, Verdi, Masina e Mbaye. Bologna oltretutto reduce da tre sconfitte consecutive in campionato.
Donadoni si trova infatti costretto a schierare De Maio in difesa e Falletti e Destro ad affiancare Di Francesco Jr nel tridente offensivo. Torosidis schierato al posto di Masina sulla fascia sinistra.

Iachini mette in campo lo stesso schieramento sul quale insiste ormai da tempo, puntando sulla vecchia guardia soprattutto a centrocampo, dove da ormai oltre due mesi non si vede la vivacità di Stefano Sensi, tanto che il suo sta quasi diventando un enigma.

Tabellino e classifica
Analisi del Match: Il Sassuolo pare subito svagato, ancora con la testa negli spogliatoi, e dopo soli 20 secondi dal fischio d'inizio concede una grande chance al Bologna, in particolare a Federico di Francesco che, servito davanti a Consigli, viene anticipato di un soffio dall'uscita di quest'ultimo.
E non è tutto qui perché, sempre il figlio d'arte esterno del Bologna, al 2° minuto, conclude dal limite con un destro che termina a fil di palo.
6°: Terza occasione in pochissimi minuti per i rossoblu, questa volta è destro a liberarsi in area di due avversari come fossero birilli, non riesce però a concludere con forza e precisione e consigli fa suo il pallone.
Il Sassuolo non sembra essere sceso in campo e viene punito al 12° minuto, proprio dall'ex Andrea Poli: Conclusione sporca di Di Francesco, qualche rimpallo e la conclusione finale del centrocampista n° 16 che si ritrova il pallone nel suo raggio d'azione e non può sbagliare. Consigli non può nulla. 1-0 Bologna.
Il gol subito scuote un Sassuolo che nel primo quarto d'ora non era pervenuto. 
18°: Corner per il Sassuolo, colpo di testa di Babacar alto sopra la traversa. 
Al 20° la prima occasione nitida di marca neroverde: Berardi riparte in velocità da centrocampo e fa partire un taglio filtrante per Politano che arriva alla conclusione a incrociare. Mirante risponde con un intervento non facile e fa suo il pallone.
Al 28° conclusione pregevole di Babacar che con il tacco al volo costringe Mirante ad una parata in due tempi non semplice.
29°: Ammonito Peluso per un intervento in ritardo su Di Francesco.
34°: Conclusione a giro di Dzemaili che impegna severamente Consigli.
Nella seconda parte del primo tempo cambia totalmente l'inerzia della partita, prima nelle mani del Bologna, che poi è calato vistosamente, accusando il colpo in particolare in seguito al pareggio del Sassuolo, arrivato al 38° minuto con Babacar: su azione da calcio d'angolo palla al centro, sponda di Acerbi e sulla palla si avventa Billy che spinge la palla in porta da distanza ravvicinata.
Bologna che si trasforma da intraprendente a timoroso, soffrendo le ripartenze neroverdi e prendendosi rischi inutili.
43°: Berardi serve Duncan in ottima posizione, il ghanese ha un controllo infelice che consente il recupero del portiere. Termina qui il primo tempo sul punteggio di 1-1.

Nella ripresa parte meglio il Bologna che al 50° ha una doppia occasione per passare in vantaggio: prima il tentativo di raccogliere un cross di Dzemaili da parte di Di Francesco, in questo caso è bravo Goldaniga ad anticiparlo. Palla che però resta viva con il contro-cross di Dzemaili e la semi-rovesciata al volo da parte di Destro. Consigli deve distendersi per deviare il pallone e sventare la minaccia.
I rossoblu calano nuovamente di intensità tanto da far esprimere ai loro stessi tifosi il proprio disappunto intonando fischi e cori. Il Sassuolo inizia dal canto suo a macinare gioco.
54°: Giocata di Politano che si libera bene sulla sinistra e fa partire un cross basso per Babacar; la sua conclusione potente finisce alta in curva.
Allo stesso minuto cambio nel Bologna: Donadoni fa spazio ad Avenatti, rilevato da Falletti.
61°: Ammonito Goldaniga colpevole di aver atterrato Mattia Destro.
62°: tiro al volo di Destro su cross dalla destra di Di Francesco, palla a fil di palo con la complicità di una deviazione da parte di Lirola.
70°: Prima sostituzione per Iachini, dentro Mazzitelli per Duncan.
Al 71° secondo cambio per i padroni di casa: dentro Krejci, fuori Dzemaili.
78°: Tentativo di Politano che, servito da Magnanelli, entra in area e conclude. Mirante lascia sfilare in out senza deviazioni.
80°: Occasione clamorosa sciupata da Mazzitelli. Berardi lo libera sulla destra, il n° 6 conclude troppo centrale, e consente a Mirante di spedire in corner, sebbene avesse lo specchio della porta spalancato.
81°: Scontro tra Babacar e Torosidis. Il terzino rossoblu alza bandiera bianca e viene sostituito con Helander (cambio che si perfeziona all'83°).
85°: Problemi anche per Babacar, il quale risente della botta rimediata in quello scontro. Iachini decide di non rischiarlo e lo sostituisce con Ragusa.
All'86° l'episodio incriminato: Intervento di Goldaniga nettamente sul pallone (come confermeranno le immagini televisive) per anticipare Krejci. Tagliavento estrae il secondo giallo nei suoi confronti con conseguente espulsione e comanda un calcio di punizione da posizione invitante per il Bologna.

L'episodio in questione
88°: Alla battuta va Pulgar. La sua è una punizione perfetta, palla sull'angolino basso dopo aver superato la barriera. 2-1 Bologna.
Un gol che ha il sapore della beffa, un po' per l'errore arbitrale evidente, un po' per quanto espresso dal Sassuolo per buona parte della gara.
L'arbitro concede 4 minuti di recupero.
93°: Ammonito Ragusa per proteste nei confronti del direttore di gara e spinte provocatorie ai danni di Poli.
Un minuto dopo è ancora lui a sprecare quella che può essere definita l'occasione più ghiotta della partita per il Sassuolo. Palla perfetta di Politano per Ragusa che a tu per tu con mirante deve solo indirizzare la palla di testa evitando l'intervento di Mirante. La sua conclusione è una telefonata per l'estremo difensore rossoblu che ringrazia.
94°: Cambio della disperazione: Spazio a Pierini, fuori Missiroli.
Partita in ghiaccio, finisce 2-1.
Tre punti che rappresentano oro colato per gli uomini di Donadoni. Grande rammarico in casa neroverde per le decisioni arbitrali e per le occasioni sciupate. Sconfitta che brucia più di altre.

Statistiche
  • Si tratta della 177^ partita in Serie A per il Sassuolo, 76^ sconfitta e 571° incontro ufficiale dal 2004 ad oggi (535° in campionato);
  • I precedenti ufficiali contro il Bologna sono 8, tutti in Serie A. Il Sassuolo ha ottenuto 2 vittorie (tra cui la prima in Serie A), 4 sconfitte e 2 pareggi. Il bilancio dei gol vede i rossoblu in vantaggio con 8 reti, contro le 5 del Sassuolo. Vari sono i precedenti tra le due squadre in amichevoli estive;
  • Le due squadre non hanno mai pareggiato al Mapei Stadium;
  • Acerbi raggiunge la sorprendente quota di 109 partite nel suo record personale;
  • Gol dell'ex di Poli (al Sassuolo nel primo anno di Serie B con Mandorlini in panchina nella stagione 2008-09). Non si tratta del primo, infatti il centrocampista veneto segnò alla sua ex squadra anche nella stagione 2014-15 con la maglia del Milan a S. Siro (in quell'occasione segnò il gol dell'1-0 ma il Sassuolo fu capace di Rimontare e vincere con i gol di Sansone e Zaza);
  • Quello di Pulgar è il terzo gol subito su calcio di punizione in questa stagione dal Sassuolo.
  • Primo gol in neroverde per Babacar alla sua terza presenza.
Il prossimo incontro di campionato si terrà al Mapei Stadium domenica prossima contro la Lazio, una partita che il Sassuolo giocherà in casa (per una volta) anche dal punto di vista del tifo, vista l'assenza della tifoseria bianco-celeste residente nella regione Lazio in seguito a disordini di ordine pubblico a loro carico. 
Ciò non toglie che sarà una sfida difficilissima; Ciro immobile sta ritrovando una buona condizione e lo ha dimostrato con la doppietta ai danni del Verona di ieri sera.
Servirà una prestazione maiuscola e molto cinismo per portare a casa punti.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

sabato 17 febbraio 2018

Sassuolo - Cagliari (0-0), Commento, analisi e statistiche

Doveva essere la partita del riscatto dopo la disfatta dell'Allianz Stadium, in parte lo è stata, ma i neroverdi non riescono a portare a casa i 3 punti nemmeno in casa contro il Cagliari di Lopez nel lunch match della domenica. 
Una partita che mette più di altre in luce il vero difetto di questo Sassuolo: l'enorme difficoltà di bucare le difese schierate. Difetto ormai noto negli anni, ma particolarmente cronico in questa stagione. 
I numeri parlano chiaro, quello neroverde è il peggior attacco del campionato: soltanto 14 le reti messe a segno (41 quelle subite) in questo campionato quando ormai siamo giunti alla 24^ giornata. Se confrontiamo questo dato alla 24^ giornata della prima stagione in Serie A (2013-14), quando il Sassuolo lottava per salvarsi e stazionava nei bassifondi della classifica, notiamo che la squadra (in quell'occasione nel pieno della parentesi Malesani) era all'ultimo posto in classifica con 23 reti all'attivo, ben 9 in più dell'attuale Sassuolo che in classifica è 15°.
Questo dimostra che i pochi gol messi a segno sono stati capitalizzati al meglio. Il Sassuolo infatti nelle 6 vittorie di questa stagione non ha mai vinto con più di un gol di scarto, segnando al massimo 2 reti.

Il Cagliari si trovava pressoché in una posizione simile a quella dei neroverdi, per la precisione aveva 2 punti in più. Incontro dal sapore di scontro diretto, i tre punti avrebbero permesso al Sassuolo di scavalcare i sardi in classifica.

Iachini ritrova Goldaniga, rientrato dalla squalifica. Questa l'unica variazione in termini di formazione rispetto al 7-0 di Torino. Lopez, reduce dalla vittoria dei suoi con la Spal, deve rinunciare a Faragò. Esordio dal primo minuto per il giovane greco Lykogiannis.
A sorpresa in panchina il grande ex della partita Leonardo Pavoletti.

Tabellino e classifica
Analisi del Match: In apertura le squadre si studiano, senza punzecchiarsi più di tanto. Il Sassuolo più intraprendente al possesso della palla ed il Cagliari più attendista e disposto a ripartire.
Il primo tiro con una certa pericolosità arriva al 7° minuto ed è confezionato dai rossoblu: sponda di Barella per Farias che calcia al volo, para Consigli.
Al quarto d'ora Babacar innesca Berardi sulla destra, il calabrese n° 25 si accentra e pennella un cross al bacio per la testa di Duncan che colpisce male e la palla si spegne alta sul fondo con una parabola debole.
16°: una rara occasione pericolosa del Sassuolo su azione da calcio d'angolo, è Politano che prova una girata in bello stile. Pallone di poco a lato, Cragno sembrava comunque ben posizionato.
19°: Gioco fermo, c'è Ceppitelli a terra infortunato dopo uno scontro con Babacar, il giocatore è invitato ad uscire dal campo, dove viene medicato dai sanitari, lasciando in 10 uomini i suoi per 4 minuti abbondanti.
Al 23° si fa male anche Cigarini, gioco molto spezzettato a causa di numerosi contrasti fallosi. Mazzoleni non estrae cartellini.
Rientra in campo Ceppitelli, al contrario di Cigarini, costretto alla sostituzione. Al suo posto Lopez inserisce un attaccante: Marco Sau.
29°: Farias semina il panico nella trequarti servendo Sau in velocità, il suo tiro termina alto.
Due minuti dopo è Babacar ad impattare la sfera di testa su cross di Lirola, conclusione debole ed imprecisa.
Dall'infortunio di Cigarini in poi la partita diventa sostanzialmente priva di emozioni: gli isolani fanno muro in difesa e l'attacco neroverde è sterile, il risultato è noia.
41°: Punizione dalla destra per il Cagliari e colpo di testa di Ceppitelli alto sulla traversa.
Non succede altro.

La ripresa si apre con l'azione che diventerà poi il simbolo di questa partita e del momento di crisi dell'attacco neroverde: 46° minuto, Politano pesca un jolly lanciando Berardi, scattato in posizione regolare. L'esterno neroverde a tu per tu con Cragno spedisce incredibilmente alto col suo piede forte, quel sinistro che tante cose buone ha fatto. Questa non è l'annata di Mimmo, ennesima riprova.
Sassuolo che nel complesso è sceso in campo con un piglio diverso rispetto alla prima frazione di gara, capace di chiudere gli isolani all'interno della loro metà campo, pur restando impreciso e poco cinico.
51°: Berardi ruba palla a Barella e verticalizza per Babacar. Sul pallone arriva per primo Cragno, che anticipa di un soffio il senegalese.
55°: Ammonito l'ex Sassuolo Andreolli per un'entrata dura si Politano, sarà l'unico ammonito della gara.
56°: Conclusione da fuori area di Babacar, pallone lontano dallo specchio della porta.
59°: Occasione elaborata del Sassuolo nell'area rossoblu che culmina con un sinistro di Berardi da posizione defilata che termina alto a fil di traversa.
62°: Sostituzione nel Cagliari, dentro Dessena per Lykogiannis.
66°: Primo cambio per Iachini, dentro Matri per un Babacar che deve ancora entrare nel vivo del gioco espresso dal Sassuolo.
Sassuolo che preme, sardi che provano ad addormentare il gioco.
69°: Cross di Politano dalla destra, spazza un difensore in maglia rossa, Duncan si ritrova il pallone sui piedi, indugia un po' e fa partire una conclusione smorzata ed imprecisa, complice anche una deviazione.
71°: Dentro anche Rogerio per Peluso, quest'ultimo autore di una prestazione anonima.
75°: Ultimo cambio per Lopez, dentro il grande ex Pavoletti, fuori un altro ex ovvero Farias.
80°: Sull'angolo di Berardi, è Goldaniga questa volta a provare la girata in acrobazia, conclusione debole ma angolata, Cragno para senza particolari problemi.
88°: Ultimo cambio nel Sassuolo, dentro Ragusa per provare il tutto per tutto, esce a fargli spazio Duncan.
Tre minuti di recupero concessi da Mazzoleni di Bergamo.
91°: Barella vede Consigli leggermente avanzato e prova a sorprenderlo con un gran tiro da metà campo. Il portiere neroverde non si fida della presa e mette in calcio d'angolo.

Finisce in pareggio il lunch match del Mapei, un pareggio che serve più ai sardi che non al Sassuolo. I neroverdi recuperano comunque un punto sulla zona retrocessione e scavalcano un Chievo che non vince da novembre.


Foto da me scattata al termine della partita

Statistiche
  • Si tratta della 176^ partita in Serie A per il Sassuolo, 45° pareggio e 570° incontro ufficiale dal 2004 ad oggi (534° in campionato);
  • I precedenti contro gli isolani sono in totale 9 (8 nella massima serie ed uno in Coppa Italia). Nel 2015 il Cagliari, allora militante nella serie cadetta, riuscì ad eliminare il Sassuolo al 4° turno eliminatorio. In campionato la situazione è di sostanziale parità: 2 vittorie, 2 sconfitte e 4 pareggi. Per quanto riguarda il complesso dei gol, il Sassuolo ne ha messi a segno un totale di 15 subendone 13;
  • Ex della partita: (nel Cagliari) Andreolli, Pavoletti e Farias, (nel Sassuolo) Missiroli e Matri;
  • Il Sassuolo non ha mai perso in casa contro la formazione sarda;
  • Acerbi raggiunge quota 108 nel suo record personale;
  • Deve ancora arrivare una vittoria dall'inizio del 2018, il Sassuolo non vince da 6 giornate.
Mimmo... cosa sta succedendo?
Il feeling con il gol è l'oggetto di valore smarrito di questo Sassuolo, in particolare di Berardi, colui che tira di più in porta, ma che in campionato ha segnato soltanto due volte in questa stagione.
Occorre dunque lavorare sotto questo punto di vista. Il Sassuolo sulla carta ha un tridente stellare, i numeri dicono il contrario, starà a loro invertire la tendenza.
Domenica prossima il Sassuolo se la vedrà con il Bologna al Dall'Ara, un derby che vede i felsinei decimati dalle squalifiche (non saranno disponibili Palacio, Masina e Mbaye), fermo anche il gioiellino Verdi per l'infortunio rimediato contro quel Napoli che lo ha voluto fortemente a gennaio.
Il Sassuolo dovrà cercare di approfittarne e provare a risalire la china.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli






venerdì 9 febbraio 2018

Juentus - Sassuolo (7-0), l'ennesima disfatta - Commento, analisi e statistiche

Il mercato è finalmente terminato, il Sassuolo ne è uscito sulla carta rinforzato. Babacar rappresenta un elemento di elevata qualità e potenziale offensivo; Lemos non conosce il campionato italiano ma ha grandi prospettive di crescita; Politano è rimasto.
Il calendario vuole i neroverdi affrontare all'Allianz Stadium di Torino la Juventus di Allegri, seconda in classifica con un punto in meno della capolista Napoli. Un esordio tutt'altro che semplice per i nuovi innesti, entrambi schierati dal primo minuto per questa gara da mister Iachini: Lemos per sostituire lo squalificato Goldaniga e Babacar preferito a Matri. Queste sono le uniche modifiche a livello di formazione rispetto alla precedente gara contro l'Atalanta.
Il Sassuolo non ha ancora ottenuto successi in questo 2018, ottenendo una media punti non invidiabile, quasi da retrocessione; anche se questa non è propriamente l'occasione più netta per fare punti, provare a giocarsela è d'obbligo, senza nulla da perdere.
La Juventus, d'altra parte, ha ingranato una marcia paurosa, subendo poco o niente, macinando punti e dimostrando grande solidità; segnali, questi, che fanno tremare il Napoli di Sarri, o almeno gli fanno sentire il fiato sul collo.
Allegri deve fare a meno di Dybala e Douglas Costa giocano al loro posto Bernardeschi e Matuidi. Novità anche in difesa a causa del forfait in extremis di Barzagli: Rugani e De Sciglio dal primo minuto.

Tabellino e classifica
Analisi del Match: Parto col dire che di questa partita per il Sassuolo non c'è nulla di positivo da segnalare, né dal punto di vista della prestazione che del risultato. I neroverdi sono scesi in campo con l'atteggiamento sbagliato, sembravano non capire che le partite iniziano sul risultato di 0-0, sembravano sconfitti in partenza, non hanno mai provato ad imbastire uno straccio di reazione o ad impensierire minimamente i bianconeri.
Mi limiterò ad elencare le azioni degne di nota di marca bianconera, in quanto da parte degli uomini di Iachini c'è veramente poco da raccontare.
I primi 9 minuti, pur soffrendo, il Sassuolo riesce a mantenere il risultato in equilibrio. Al 9° infatti, su azione confusa da calcio d'angolo, il rinvio di Peluso impatta su Rugani e raggiunge un Alex Sandro letteralmente dimenticato dalla difesa neroverde (oggi in maglia blu Mapei), il quale batte Consigli da posizione ravvicinata.
Le uniche volte che il Sassuolo prova ad affacciarsi timidamente in avanti (molto poche), perlopiù con lanci lunghi poco precisi, trova sempre la presa comoda di Gigi Buffon, che ringrazia.
24°: Raddoppio Juve, ancora una volta su azione da angolo. Dopo la battuta di Pjanic, Alex Sandro prolunga per Khedira che di testa mette la palla in rete. Due tocchi in area, tutti di marca bianconera, dov'era la difesa?
Al 26° Allegri è costretto al cambio per l'infortunio rimediato da Matuidi, al suo posto Marchisio.
Passa un minuto e la Juve mette a segno il 3-0, ancora con Khedira che, servito da Pjanic, scatta sulla destra bruciando sul tempo la difesa neroverde e beffando Consigli, che anticipa troppo l'uscita. Lemos in questa occasione con più di una responsabilità, marcatura completamente persa.
33°: ammonito Peluso per un fallo commesso ai danni di Bernardeschi.
36°: ci prova il Sassuolo approfittando di un rimpallo favorevole, Lirola tenta un tiro-cross su cui Buffon risponde presente.
38°: La Juve sigla il 4-0. Lemos per anticipare Khedira serve involontariamente un assist al bacio per Pjanic che dal limite dell'area fa centro.
Il primo tempo si chiude sul 4-0 per i padroni di casa.

Ad inizio ripresa Allegri effettua subito una doppia sostituzione (cambi esauriti): dentro Benatia per Rugani e Sturaro per Khedira.
47°: Juventus subito pericolo sa con un sinistro potente ma centrale di Bernardeschi, è attento Consigli e para.
I padroni di casa, padroni anche del gioco quest'oggi, iniziano a gestire il pallone mettendo in atto un torello che non fa altro che accentuare la prestazione imbarazzante di questo Sassuolo.
Dal 57° in poi si scatena Higuain, anticipato da un buon intervento di Acerbi, che sventa una minaccia rischiando l'autogol.
59°: Prima sostituzione per Iachini, dentro Matri per Berardi.
63°: La Juve dilaga e con Higuain trova il gol del 5-0. L'argentino, servito da Bernardeschi,  si gira, entra in area e fa partire un destro ad incrociare che non lascia scampo a Consigli.
63°: Seconda sostituzione nel Sassuolo, dentro Biondini per Politano, Iachini prova a coprirsi.
74°: 6-0, ancora Higuain che, servito da Marchisio, entra in area da solo e dribbla in bello stile Consigli in uscita depositando poi il pallone in rete da posizione defilata.
81°: terzo cambio nel Sassuolo, Ragusa per Babacar.
All'83° tornano i fantasmi delle disfatte contro l'Inter di Mazzarri degli anni precedenti, la Juve fa 7-0, tripletta del Pipita Higuain, che con uno scavetto elegante su assist di Bernardeschi, supera Consigli segnando il definitivo tracollo del Sassuolo.
86°: Ammonito Magnanelli per un fallo su Sturaro.
Al 90° ci prova Duncan sulle ali della disperazione con un sinistro al volo in area che termina largo.
L'arbitro Giacomelli non concede recupero, finisce 7-0 per i padroni di casa.

Il primo 7-0 subito dal Sassuolo contro l'Inter (1° anno di Serie A)

Statistiche:
  • Si tratta della 175^ partita del Sassuolo in Serie A, 75^ sconfitta e 569° incontro ufficiale dal 2004 ad oggi (533° in campionato);
  • I precedenti in gare ufficiali contro i bianconeri sono 10, tutti nella massima Serie: 8 sconfitte, un pareggio ed una vittoria. Il bilancio dei gol vede la Juve a quota 25 ed il Sassuolo con soltanto 5 reti all'attivo;
  • Si tratta del 3° precedente con uno scarto di 7 reti subite per il Sassuolo. In precedenza era successo contro l'Inter della gestione Mazzarri: la prima volta nella stagione 2013-14 al Mapei Stadium, la seconda a S. Siro la stagione successiva;
  • Acerbi, uno dei meno peggio di questa giornata, raggiunge quota 107 partite consecutive da titolare restando in campo dal primo all'ultimo minuto;
  • La Juventus non vinceva segnando 7 reti dal novembre 2014, quando si impose sul quel Parma che fallì dopo poco tempo;
  • Giornata di esordi per il Sassuolo: Lemos (autore di una prestazione non proprio positiva, ma con l'attenuante di non aver avuto il tempo necessario per inserirsi al meglio e apprendere i movimenti giusti) e Babacar, un lusso per una squadra come il Sassuolo, che però quest'oggi non ha minimamente inciso sulla gara.
L'esordio di Babacar
Ora serve una reazione, da ora inizia un nuovo campionato per il Sassuolo, un campionato nel quale si affronteranno squadre più abbordabili, un campionato dove servirà freddezza, cinismo sottoporta e  tanta umiltà. Questo è un Sassuolo la cui priorità è quella di arrivare il più presto possibile all'obiettivo 40 punti, perché è ormai palese che a più di una semplice salvezza non si può puntare.
Domenica prossima, nel lunch match delle 12.30, il Sassuolo affronterà il Cagliari al Mapei Stadium, una diretta concorrente, uno scontro di importanza capitale per entrambe, un pareggio servirebbe a poco, i tre punti sarebbero una boccata di aria fresca e pulita.
Daje Sasòl, rialziamoci! 

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

giovedì 1 febbraio 2018

Ufficiale, Matri rinnova per un altro anno

L'U.S. Sassuolo Calcio ha appena comunicato la notizia del rinnovo contrattuale dell'attaccante classe '84 Alessandro Matri.
Per lui un prolungamento di contratto fino al 30 giugno 2019. 
Su di lui c'erano forti due società: il Parma (che punta al ritorno a breve termine in Serie A) e l'Hellas Verona, in cerca di un sostituto del partente Pazzini.
L'attaccante ha concordato con la società la  permanenza in neroverde. Ale, in crescita negli ultimi tempi, rappresenta per questo Sassuolo un'alternativa di lusso, un usato sicuro.
Non resta che augurargli un buon proseguimento e di segnare tanti gol.

                                            
                                              
                                                                                                                                   Andrea Manderioli 

Politano fa impazzire il mercato, alla fine resta al Sassuolo

Una cosa è certa: il Sassuolo è senza ombra di dubbio la regina di questa sessione di calciomercato grazie all'affare Babacar - Falcinelli e l'infinita telenovela targata Politano - Napoli/Juventus.
Dopo decine di rilanci, offerte, controfferte, smentite e chi ne ha più ne metta, la vicenda che ha visto l'esterno del Sassuolo al centro di un vortice senza fine che ha coinvolto almeno 4/5 club con un braccio di ferro tra Sassuolo, Napoli e lo stesso giocatore supportato dal proprio agente che durava da due settimane (almeno), ieri sera alle 23.00 si è clamorosamente chiusa la trattativa con un nulla di fatto.
Riepilogando brevemente le vicende: Politano ha da tempo espresso il desiderio di lasciare Sassuolo per provare il colpo grosso al Napoli di Sarri. Il club neroverde ha sempre fatto muro alle offerte dei partenopei, che inizialmente offrivano 15 milioni più il prestito di Ounas.
L'ago della bilancia è stato l'inserimento nella trattativa da parte della Juventus, che dopo il suo sondaggio (presumibilmente un'azione di "disturbo" nei confronti della diretta concorrente per il titolo) ha fatto schizzare alle stelle il valore di Politano al punto che i margini per l'operazione sembravano non esserci più.
Il giocatore continuava però a esprimere la volontà di vestire di azzurro.
Ieri, nell'ultimo giorno di mercato (o meglio, nelle ultime ore), l'ultimo disperato tentativo di fare andare in porto l'operazione: non fare nulla per il Napoli rappresenterebbe un flop clamoroso, vista la scarsezza di alternative per la corsa scudetto.
L'offerta schizza addirittura a 27 milioni più il prestito di Ounas. Il Sassuolo non cede, fino a quando non sfuma la trattativa con Pinamonti e non spuntano altre alternative per sostituire Politano: Parigini del Benevento e l'ex Farias del Cagliari.
Quando mancava più o meno 20 minuti alla chiusura del calciomercato le parti hanno raggiunto un accordo: Politano al Napoli per 27 milioni ed il prestito di Ounas e Farias (via Napoli).
Fatto sta che tutto è saltato per motivi di tempo: le parti non sono riuscite a depositare i contratti entro le 23.00. 
Politano resterà al Sassuolo almeno fino a giugno e andrà a far parte di quello che è un tridente potenzialmente fortissimo: Berardi - Babacar - Politano!

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

Lirola è del Sassuolo, riscattato dalla Juventus

Il Sassuolo si assicura per il futuro della fascia destra le prestazioni di Pol Lirola. Il terzino classe '97 è stato acquistato a titolo definitivo dalla Juventus (squadra che ne deteneva il cartellino) nella pomeriggio di ieri.
Il riscatto è stato esercitato dal Sassuolo per una cifra che si aggira sui 7 milioni e mezzo di euro.
La crescita dimostrata in questi due anni in neroverde è stata la chiave di questa operazione.

Sassuolo che non aggiunge altre pedine in quel ruolo, che rimane l'unico dove la coperta rimane leggermente corta. Si parlava del possibile acquisto di uno tra Andelkovic del Venezia e Dickmann del Novara, trattative poi passate in secondo piano.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

Mercato: Tutte le operazioni sui giovani

Sbrissa e Scamacca
Analizziamo ora le operazioni in chiave futura messe in atto dal club neroverde:

Il Sassuolo ha ufficializzato il trasferimento a titolo di prestito all'U. S. Cremonese dei giovani Gianluca Scamacca (attaccante classe '99) e Giovanni Sbrissa (centrocampista classe '96) appena rientrato alla base dopo il prestito al Cesena).


  • Acquistato a titolo definitivo dalla Juventus il giovane difensore classe '99 Alessandro Tripaldelli. Il giocatore rimarrà però in bianconero a titolo di prestito.

Alessandro Tripaldell
  • Acquistato a titolo definitivo dal Padova il giovane attaccante classe '98 Andrea Cisco, il quale rimarrà a titolo di prestito al club biancorosso.
Andrea Cisco

Pinamonti, trattativa sfumata!

Sembrava ormai tutto fatto per il trasferimento a titolo definitivo al Sassuolo del promettente attaccante classe '99 Andrea Pinamonti, attualmente  in forze all'Inter di Spalletti. 
L'inter lo avrebbe ceduto al Sassuolo con l'aggiunta di un diritto di recompra a proprio favore.
Tutto sfumato a causa della volontà del giocatore e del proprio agente, in quanto tra la scelta di ricoprire il ruolo di seconda scelta in in grande club come quello nerazzurro (con il quale ha un legame fin dalle giovanili) e ricoprirlo in un altro club, ha preferito non muoversi da Milano. 
Il lieve infortunio rimediato in allenamento nella mattinata di ieri da Mauro Icardi ha complicato ulteriormente l'esito della trattativa.

                                                                                                                                    Andrea Manderioli

Che colpo! Ufficiale, Babacar al Sassuolo e Falcinelli alla Fiorentina

Perfezionata nella serata di ieri l'operazione che sull'asse Firenze - Sassuolo ha portato in neroverde l'attaccante ex Modena Khouma El Babacar e in viola Diego Falcinelli.
Si tratta del trasferimento più importante della sessione invernale di mercato a livello economico.
Billy arriva a titolo di prestito con obbligo di riscatto dalla Fiorentina per una somma che si aggira tra i 10 milioni di euro più bonus e un ingaggio che si avvicina a quello percepito da Berardi (intorno ai 2 milioni a stagione). Per lui un contratto in scadenza a giugno 2022.

Parallelamente arriva a Firenze l'attaccante Diego Falcinelli, ceduto a titolo di prestito con diritto di riscatto (fissato a 7 milioni) alla Fiorentina. 
Un'intreccio che accontenta entrambe le società in quanto al Sassuolo serviva una punta di peso che possa garantire più gol e alla formazione di Pioli un vice Simeone con caratteristiche diverse da quelle di Babacar. 
Insomma, un'operazione che regala al Sassuolo un vecchio pallino classe '93 dal talento indiscusso. 

                                                                                                                                    Andrea Manderioli